sequestro
sequèstro s. m. [dal lat. sequestrum «deposito presso terzi di un oggetto contestato», der. di sequester «depositario, mediatore», e questo der. a sua volta dall’avv. secus «diversamente»]. [...] medicina: a. Frammento di osso, più o meno alterato, contenuto, anche parzialmente, in una cavità abnorme (detta sarcofago) originata per necrosi dell’osso. b. Per analogia, zona di cute isolata da un processo morboso dal restante mantello cutaneo. ...
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botriomicosi
botriomicòṡi s. f. [der. di botriomic(ete), col suff. -osi]. – Malattia infettiva cronica del cavallo (e, con minor frequenza, dei bovini), caratterizzata dalla formazione nella cute e nel [...] sottocutaneo di noduli pseudotumorali, formati, oltre che da tessuto infiammatorio, da cellule degenerate e da microrganismi, già detti botriomiceti, che in realtà sarebbero stafilococchi aurei ...
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morva
mòrva s. f. [dal fr. morve, di etimo incerto]. – Malattia infettiva degli equini, a esito spesso letale, dovuta a un microrganismo specifico, Actinobacillus mallei, che provoca varî disturbi a [...] carico degli organi e apparati interni e della cute; occasionalmente si trasmette anche all’uomo. ...
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sifiloide
sifilòide agg. [comp. di sifilo- e -oide]. – Nel linguaggio medico, termine, ora poco com., usato per designare manifestazioni della cute o delle mucose di aspetto simile a quelle che si osservano [...] in corso di sifilide ...
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indovarsi
v. intr. pron. [der. di dove] (io mi indóvo, ecc.), letter. – Collocarsi, porsi in un luogo: Veder voleva come si convenne L’imago al cerchio e come vi s’indova (Dante), in qual modo cioè vi [...] di solito non precisata: tumefazione che può indovarsi in varie parti della superficie del corpo; anche nella forma trans., e con sign. più determinato (collocare, posizionare): i. il pacemaker sotto cute nella regione pettorale sinistra. ...
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sifiloma
sifilòma s. m. [der. di sifilo-, col suff. medico -oma] (pl. -i). – In medicina, lesione sifilitica della cute o delle mucose: s. iniziale o primitivo, la prima manifestazione clinica obiettivabile [...] della sifilide, consistente in un nodulo granulomatoso, duro, abraso o ulcerato, situato nel punto in cui il microrganismo agente della sifilide è penetrato nell’organismo ...
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scutulo
scùtulo s. m. [dal lat. scutŭlum, dim. di scutum «scudo»]. – In dermatologia, caratteristica formazione (detta anche disco favico) che si osserva nella tigna favosa e che è costituita da un fitto [...] intreccio di ife del fungo Trichophyton schönleinii: si presenta come un piccolo scudetto di colorito giallo zolfo, friabile, aderente alla cute del capillizio e con un pelo al centro. ...
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auride
àuride s. f. [der. del lat. aurum «oro»]. – Nel linguaggio medico, manifestazione tossica della cute insorgente nel corso di cure con preparati d’oro. ...
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lanugine
lanùgine (non com. lanùggine) s. f. [dal lat. lanugo -gĭnis, der. di lana «lana»]. – 1. a. L’insieme dei peli, fitti e sottili, che ricoprono la cute durante la vita fetale e che spesso persistono [...] per qualche tempo anche dopo la nascita. b. Peluria che appare sulle guance e sul labbro superiore dei giovinetti, precorrendo la barba: questi tenerelli Che di molle lanugine fiorite Hanno a pena le guance ...
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ampolla
ampólla s. f. [lat. ampŭlla, dim. di amphŏra «anfora» (nella pronuncia pop. ampŏra)]. – 1. Piccolo recipiente di vetro, di cristallo, o anche, meno spesso, di argilla o di metallo, a collo sottile [...] maschile dei pesci e degli anfibî, in cui si evolvono gli spermatogonî; ampolle del Lorenzini, organi di senso della cute dei pesci cartilaginei, situati nel capo, che hanno la funzione di far avvertire all’animale le variazioni di temperatura e ...
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Rivestimento esterno del corpo dell’uomo e degli animali (➔ cute).
Medicina
P. romboidale della nuca Alterazione cutanea dell’età presenile e senile, caratterizzata da solcature oblique e incrociantesi tra loro che delimitano aree cutanee a...
Piega della cute determinata da una sollecitazione meccanica continua su un tessuto alterato biologicamente. Indipendentemente dal loro aspetto e dalla loro posizione, le r. riconoscono sempre come causa di formazione una riduzione della capacità...