muscolocutaneo
muscolocutàneo agg. [comp. di muscolo e cutaneo]. – In anatomia, nervo m., nome di tre nervi misti: nervo m. del plesso brachiale, che termina, con rami muscolari e cutanei, nella metà [...] radiale dell’avambraccio; nervo m. laterale e nervo m. mediale, che si distribuiscono con rami muscolari e cutanei alla regione antero-laterale e antero-mediale della coscia. ...
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sudore
sudóre s. m. [lat. sudor -ōris, der. del tema di sudare «sudare»]. – 1. Il velo umido o le gocce di liquido che si formano sulla superficie del corpo in seguito all’attività secretiva di determinate [...] .) e inorganiche (cloruro di sodio, solfati, fosfati, ecc.), e ha un odore caratteristico che varia nei diversi distretti cutanei di uno stesso individuo e, entro certi limiti, anche da individuo a individuo. Fraseologia dell’uso com.: gocce, stille ...
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elasmobranchi
s. m. pl. [lat. scient. Elasmobranchia, comp. del gr. ἐλασμός «piastra» e -branchia «-branchi»]. – Sottoclasse di pesci (detti anche euselaci) con scheletro cartilagineo, per lo più provvisto [...] di dentelli cutanei e coda eterocerca; comprende i due ordini squaliformi e raiformi. ...
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favide
fàvide s. m. [der. di favo]. – In patologia medica, nome (per lo più usato al plur.) di elementi cutanei di vario aspetto (chiazzette arrossate, papule, pustole) che insorgono talora acutamente [...] e in numero più o meno notevole in ammalati di tigna favosa, a distanza dal focolaio morboso iniziale ...
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inguinale
agg. [dal lat. inguinalis]. – In anatomia, dell’inguine: regione i.; ernia inguinale. In zoologia, pori i., organi cutanei, di ignoto significato funzionale, situati sulla superficie ventrale [...] delle cosce e della regione inguinale delle lucertole ...
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laccio
làccio s. m. [lat. *laqueus, lat. volg. laceus; nel sign. 1 b, adattam. dello spagn. lazo che ha lo stesso etimo]. – 1. a. Funicella con cappio a nodo scorsoio per catturare uccelli o selvaggina, [...] nel secondo un effetto emostatico, se applicato a monte di un’eventuale emorragia. Segno del l., la comparsa di punti emorragici cutanei che si osserva in caso di fragilità capillare dopo aver stretto per una decina di minuti un laccio al di sopra ...
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dermatoglifo
dermatoġlifo s. m. [comp. di dermato- e glifo]. – Nome dato, in anatomia, a quei solchi cutanei o creste papillari che, assumendo forme e rapporti reciproci diversi, disegnano sulle superfici [...] digitali, palmari e plantari, figure di vario tipo, importanti in antropologia fisica, in medicina legale, in genetica umana e in patologia. Particolarm. importanti quelli dei polpastrelli delle dita, ...
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buba
‹bubℏḁ› (o bouba; più com. al pl., bubas o boubas) s. f., port. [forse da una voce swahili]. – In medicina: 1. Nome generico e disusato di pustole o tumoretti cutanei, riferito anche ad alcune manifestazioni [...] della sifilide. 2. Sinon. di framboesia, malattia contagiosa dei paesi tropicali. 3. Varietà di leishmaniosi cutanea, che differisce dal bottone d’oriente per la maggiore gravità e per l’interessamento delle mucose: si presenta con focolai molteplici ...
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tatuaggio
tatüàggio s. m. [dal fr. tatouage, der. di tatouer «tatuare»]. – 1. a. Deformazione artificiale permanente dei tessuti cutanei, ottenuta mediante segni indelebili prodotti per puntura dall’inserzione [...] sotto la cute di sostanze coloranti senza alterare la superficie epidermica. Per estens., il disegno ottenuto sulla pelle mediante tale pratica: farsi fare un t. sul braccio; aveva un t. a forma di cuore ...
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leucodermia
leucodermìa s. f. [comp. di leuco- e -dermia]. – In medicina, condizione abnorme di depigmentazione, diffusa o a chiazze, della cute e degli annessi cutanei (per es., vitiligine, albinismo). ...
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Elementi cutanei di vario aspetto morfologico (chiazzette arrossate, papule, pustole) che insorgono, talora acutamente e in numero più o meno notevole in caso di tigna favosa, a distanza dal focolaio morboso iniziale. Sono dovuti forse a fenomeni...
Solchi e creste cutanei che, assumendo forme e rapporti reciproci diversi, disegnano figure di vario tipo sulle superfici digitali, palmari e plantari. Il termine fu introdotto da H. Cummins e C. Midlo (1926). La differenziazione morfologica...