edrofonio
edrofònio s. m. [comp. di e(til-), (i)dro(ssi)f(enile) e (dimetilamm)onio]. – Composto chimico, derivato ammonico quaternario del fenile; il suo cloruro e il suo bromuro, in cristalli incolori, [...] si usano come antidoti nelle intossicazioni da curaro o da composti simili al curaro, e come mezzo diagnostico. ...
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tubocurarina
s. f. [der. di tubocuraro]. – Il principale alcaloide del curaro: ha effetto paralizzante dovuto al blocco temporaneo delle placche motrici dei muscoli, per un processo di saturazione che [...] le sottrae all’azione dell’acetilcolina ...
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tossiferina
s. f. [der. del lat. scient. toxifera (nome specifico della loganiacea Strychnos toxifera), comp. del lat. toxĭ(cum) «tossico2» e -fer «-fero»]. – In tossicologia, nome generico di un gruppo [...] di alcaloidi formanti i principî più importanti di un tipo di curaro ricavato da Strychnos toxifera. ...
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curarizzazione
curariżżazióne s. f. [der. di curarizzare]. – In farmacologia, la somministrazione di curaro o di curarici allo scopo di ottenere la paralisi delle placche motrici negli animali da esperimento [...] o di realizzare un completo rilassamento muscolare nel corso di interventi chirurgici, di elettroshockterapia, ecc ...
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ditaina
s. f. [der. di dita]. – Alcaloide estratto dalla corteccia di dita; si presenta in cristalli incolori, dotati di azione simile a quella del curaro. ...
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paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti [...] sfiducia che aveva paralizzato il mercato (Bernari). ◆ Part. pres. paraliżżante, anche come agg.: l’azione paralizzante del curaro; una sostanza paralizzante. ◆ Part. pass. paraliżżato, anche come agg., colpito da paralisi, bloccato da paralisi: si ...
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fisostigmina
fiṡostigmina s. f. [der. di fisostigma]. – Sostanza organica, alcaloide cristallino e velenoso che costituisce il principio attivo della fava del Calabar: ha la proprietà di inibire l’enzima [...] colinesterasi e ha effetti antagonisti a quelli dell’atropina, del curaro e della nicotina; viene usata nella terapia del glaucoma, in varie forme di atonia intestinale e in certe malattie neuromuscolari. ...
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gallamina
(o gallammina) s. f. [comp. di gall(ico)2 e am(m)ina]. – In chimica organica, trietilioduro di g., derivato ammonico del benzene contenente tre gruppi etossilici sostituiti: attualmente costituisce [...] uno dei più usati succedanei sintetici del curaro, usato, per la sua scarsa tossicità e per la sua costanza di azione, come farmaco ausiliario nell’anestesia generale e come rilasciante della muscolatura in certe forme di rigidità e contrattura ...
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simile
sìmile agg. [dal lat. simĭlis, der. della radice *sem- «uno»; cfr. l’affine gr. ὁμός (v. omo-)]. – 1. a. Che rassomiglia a una o più altre persone o cose, spec. nell’aspetto e nella figura, o [...] per indicare sostanze con caratteristiche simili o analoghe alle sostanze indicate del primo elemento (per es., curaro-simile o curarosimile, digitalisimile, istaminosimile, morfinosimile, ormono-simile o ormonosimile, e altri, non tutti registrati ...
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Veleno usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. È ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee pestandone la corteccia che viene poi lasciata macerare...
tossiferina Alcaloide del curaro (della varietà calabassa) ricavato da Strychnos toxifera. Ha formula C40H45N4O22+ e contiene due gruppi ammonici quaternari; il dicloruro, C40H46N4O2Cl2, si presenta sotto forma di cristalli solubili in acqua....