profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] ). c. In senso estens. e fig., la parte più intima e segreta di una persona: dal p. del petto, delle viscere; nel p. del cuore, dell’anima; nel suo p., nell’intimo di sé stesso, dentro di sé; la voce Che viene dalle cose e dal profondo (Saba). d. In ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] famosa; prov., la lingua batte dove il dente duole, il discorso ritorna spesso su ciò che più interessa, che più sta a cuore. c. Battersi il petto, con le dita della mano riunite, per compunzione, quando si recita, nella messa, l’atto penitenziale, e ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] Sempre con sign. generico, si contrappone spesso, esplicitamente o tacitamente, al corpo o al fisico da un lato, e al cuore dall’altro (inteso questo come sede degli affetti): nel suo corpo infermo la m. conservava intatte le sue forze; l’educazione ...
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stringimento
stringiménto s. m. [der. di stringere]. – 1. Il fatto di stringere, di stringersi o di venire stretto: lo s. di una morsa; si vedeva solo l’angolo delle labbra che tremava allo s. dei denti [...] fig., spec. nell’espressione s. di cuore, stretta al cuore, senso di profonda e intima pena: che s. di cuore vederlo ridotto in quello stato!; nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello s. di cuore che si aveva prima (Verga). 2. In ...
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cardiaco
cardìaco agg. e s. m. [dal lat. cardiăcus, gr. καρδιακός, der. di καρδία «cuore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Del cuore, in locuzioni dell’anatomia e della medicina: nervi c., i 12 rami nervosi [...] tra l’arco aortico e il ramo destro dell’arteria polmonare, da cui partono numerosi rami terminali che si distribuiscono al cuore, al pericardio, all’aorta e all’arteria polmonare; rivoluzione c. (o ciclo c.), la regolare serie dei movimenti cardiaci ...
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trafiggere
trafìggere v. tr. [lat. transfīgĕre, comp. di trans «attraverso» e figĕre «configgere, ferire»] (coniug. come figgere). – Trapassare da parte a parte con arma da punta, o con altro oggetto [...] inattese, e sim.: t. con parole crudeli, con una scottante offesa; quella calunnia lo trafisse mortalmente; in partic., t. il cuore, t. l’anima, colpire nei sentimenti più profondi: – Addio! – ripetette con una monotonia di accento che mi trafisse l ...
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atrio-ventricolare
àtrio-ventricolare agg. – In anatomia, comune all’atrio e al ventricolo del cuore: nodo a.-v. (o nodo di Tawara), particolare formazione anatomica del cuore, che fa parte del tessuto [...] specifico di conduzione degli stimoli alla contrazione cardiaca; orifizio a.-v., detto anche ostio venoso, l’apertura che nel cuore fa comunicare ogni atrio col ventricolo corrispondente; solco a.-v., solco circolare che sulla superficie esterna del ...
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schiantare
(pop. tosc. stiantare) v. tr. e intr. [forse lat. explantare «spiantare, sradicare»]. – 1. tr. a. Spezzare, stroncare con violenza alberi o rami: E colsi un ramicel da un gran pruno; E ’l [...] dall’Italia e l’Africa dalla Spagna (Leopardi). b. Frequente l’uso fig., soprattutto nelle espressioni s. il cuore, l’anima, e sim., strappare il cuore dal petto, provocare un grande dolore, straziare: come se quelle parole le avessero schiantato il ...
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cavare
v. tr. [lat. cavare «rendere cavo, incavare scavando», der. di cavus «cavo1»]. – 1. In senso proprio, ma raro o ant., scavare, incavare, formare una buca, una cavità, levando le pietre o la terra; [...] stavo per dire io; bisogna cavargli le parole di bocca con le tenaglie, si stenta assai a farlo parlare; ti caverei il cuore, gli occhi, frasi di minaccia, o piuttosto di sfogo (cui quasi mai corrisponde, neanche al livello del subconscio, una reale ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] in modo da non essere da questa veduto: se vuoi farlo, fallo almeno lontano dai miei o.; prov., lontan dagli o. lontan dal cuore, la lontananza fa venir meno l’affetto. Più frequente per indicare la vista come capacità e potenza visiva: fin dove l’o ...
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Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio.
Anatomia comparata
Il c. è l’organo muscolare propulsore del sangue dei Vertebrati Cranioti (fig. 1). Si origina da un abbozzo mesodermico ventrale (Ciclostomi,...
Romanzo (1886) per ragazzi dello scrittore E. De Amicis (1846-1908), tradotto in quasi tutte le lingue.
Un anno di scuola è narrato attraverso le impressioni di un alunno di terza elementare, Enrico Bottini; vi sono intercalati gli ammonimenti...