greggio
gréggio agg. [prob. da *gregius, in origine riferito alla lana: lana *gregia «lana come è tosata dal gregge, ancora sudicia»] (pl. f. grégge). – Non lavorato, non raffinato, non purificato: lana, [...] petrolio g., il petrolio com’è estratto dai pozzi, non ancora sottoposto a raffinazione (anche come s. m., il greggio); cuoio g.; zolfo g.; zucchero, riso g.; lavoro g., eseguito rozzamente o non condotto a perfezione. Più genericam., materia g., o ...
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tane
tanè agg. e s. m. [adattam. del fr. tanné, der. di tanner «conciare», che è il lat. tardo tanare, der. di alnetanus «ontano», pianta la cui corteccia era adoperata per la concia; v. ontano]. – Termine [...] oggi poco com. o letter.) per indicare uno speciale colore castano, fra il rosso e il nero, simile a quello del cuoio: lisciandosi con le dita il ginocchio che tondeggiava sotto il velluto della gonna color t. come i suoi caldissimi occhi (D’Annunzio ...
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musette
‹mü∫èt› s. f., fr. [dim. di muse «cornamusa»]. – 1. Strumento musicale di origine popolare, equivalente alla cornamusa (e congeneri), costituito da un otre di cuoio o di seta cui è applicata [...] una canna a sei fori e da uno a tre zufoli, questi ultimi per l’accompagnamento (a bordone). Anche italianizzato in musetta. 2. Componimento musicale e danza di natura pastorale, ispirati alle musiche ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] (con l’indicazione della specializzazione: incisione sul corallo, lavorazione dei metalli, del merletto, del libro, della ceramica, del cuoio, ecc.) a cui dà diritto il diploma di licenza di un istituto d’arte. 3. a. Nell’organizzazione scolastica ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] allo scopo di proteggere il quadrante e il corpo dall’usura; in partic., p. cieche, quelle, realizzate di solito in cuoio o in pergamena, che vengono nascoste dal materiale di copertura del quadrante. 3. Con accezioni specifiche: a. Nel ferro di ...
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favo
s. m. [lat. favus]. – 1. Costruzione verticale di cera eseguita dalle api operaie nell’interno dell’arnia e costituita da un insieme di cellette, di forma esagonale quelle per le api operaie, in [...] , arrossata, sulla quale si aprono numerosi piccoli crateri da cui fuoriesce pus. b. Altro nome della tigna favosa del cuoio capelluto (v. favoso). 3. In veterinaria, micosi delle galline e dei tacchini, detta anche cresta bianca, che attacca la ...
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punteggiare
v. tr. [der. di punto2] (io puntéggio, ecc.). – 1. a. Segnare con un punto o con una serie di punti: p. una linea. Anche cospargere, disseminare di punti, di macchie di colore diverso da [...] praticare una serie di piccoli fori: p. un cartone, un tessuto, una lamiera. In partic., in calzoleria, forare la suola di cuoio col punteruolo e passare lo spago dentro i fori già fatti. 2. Fornire di segni di interpunzione, mettere la punteggiatura ...
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punteggio1
puntéggio1 s. m. [der. di punteggiare]. – L’operazione di punteggiare, di segnare cioè o attraversare con una serie di piccoli fori; in calzoleria, la perforazione del cuoio nei punti dove [...] si fa passare lo spago impeciato per la cucitura delle suole ...
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cappelletto
cappellétto s. m. [dim. di cappello]. – 1. Piccolo cappello, cappellino. In partic., in passato, nome di alcuni tipi di copricapi militari, da cui, per estens.: compagnia del c., compagnia [...] di ventura trecentesca caratterizzata dal caschetto di cuoio usato dai suoi appartenenti; i cappelletti, soldati di cavalleria leggera (detti anche stradiotti o albanesi) reclutati dalla Repubblica di Venezia nella penisola balcanica, così detti ...
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punteruolo
punteruòlo s. m. [der. di punta1]. – 1. Piccolo utensile di metallo, osso, ecc., appuntito e munito di manico, che si adopera per fare (o allargare) fori nel panno, nel cuoio, o in altri materiali. [...] Un utensile simile è usato dai compositori in tipografia per sollevare i caratteri nelle correzioni in piombo delle composizioni e anche per eseguire la legatura dei pacchetti di composizione. 2. In paletnologia, ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...