vascolo
vàscolo s. m. [dal lat. vascŭlum «vasetto», dim. di vas «vaso»]. – 1. letter. raro. Vasetto: il parroco, attingendo l’acqua con un v., la versò tre volte su quel capo (D’Annunzio). 2. Contenitore [...] apertura su uno dei lati, che si chiude con un coperchio a cerniera munito di due anelli per attaccarvi una cinghia di cuoio o di stoffa con cui portarlo a tracolla; serve (ma oggi è poco usato) per conservare fresche le piante che si raccolgono ...
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setone
setóne s. m. [der. del lat. seta, saeta «setola1»]. – 1. In veterinaria, operazione chirurgica consistente nell’introduzione di un corpo estraneo (nastro di tela, corda di canapa, rotella di cuoio) [...] sotto la pelle dell’animale al fine di determinare in una regione del corpo un’irritazione locale con conseguente suppurazione: tale operazione, praticata spec. in passato, era ritenuta atta a favorire ...
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salicilanilide
s. f. [comp. di salicil- e anilide]. – Composto organico, sostanza cristallina dotata di notevole azione fungicida, usata nella confezione di creme per la cura di infezioni del cuoio capelluto, [...] e come fungicida e fungistatico nelle industrie tessili, delle vernici e delle materie plastiche ...
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Breitschwanz
‹bràitšvanz› s. m., ted. (propr. «coda larga»). – Pelliccia pregiata di agnello persiano (della razza di pecore karakul) nato prematuramente o da madre morta durante la gravidanza, con pelo [...] marezzato e lucente e cuoio straordinariamente sottile. ...
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benzochinone
benżochinóne s. m. [comp. di benzo- e chinone]. – In chimica organica, chinone derivato dal benzene, sostanza cristallina di colore giallo, usata in un tipo di concia (cuoio al chinone). ...
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settemplice
settèmplice agg. [dal lat. septemplex -ĭcis, comp. di septem «sette» e tema di plĭcare «piegare»], letter. – Che si compone di sette parti, di sette elementi; è usato soprattutto come traduz. [...] del gr. ἑπταβόειον (σάκος), con cui s’indicava uno scudo formato di sette strati, sovrapposti, di cuoio: saettò d’Aiace Il s. scudo (V. Monti). ...
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stira
s. f. [der. di stirare]. – Macchina usata per la stiratura del cuoio per calzature e delle pelli, costituita da un rullo a segmenti lisci di ottone, girante su sé stesso rapidamente mentre il suo [...] asse è dotato di moto traslatorio rettilineo alternato ...
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tigna
s. f. [lat. tĭnea o tĭnia «verme, tarlo, pidocchio»]. – 1. a. Malattia contagiosa parassitaria della pelle, per lo più localizzata nel cuoio capelluto, causata da funghi ifomiceti, nelle tre forme [...] di t. favosa, t. microsporica e t. tricofitica, che colpiscono soprattutto bambini e ragazzi. In senso fig., ant., grattare la t. a qualcuno, graffiarlo, percuoterlo duramente: i’ temo ch’ello Non s’apparecchi ...
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psoriasi
psorìaṡi s. f. [dal gr. ψωρίασις «scabbia», der. di ψώρα, che ha lo stesso sign.]. – Malattia cutanea, provocata da varie cause ambientali agenti su un terreno geneticamente predisposto e caratterizzata [...] le quali si provoca facilmente un fugace stillicidio emorragico; può colpire qualsiasi regione del corpo, ma preferisce le superfici ventrale degli arti inferiori e dorsale di quelli superiori, le regioni posteriori del tronco e il cuoio capelluto. ...
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immollare
v. tr. [der. di molle] (io immòllo, ecc.), non com. – Rendere molle, immergendo nell’acqua o in altro liquido: i. il cuoio; i. il pane nel brodo, nel latte (per es., per farne ripieni); immollarsi [...] le scarpe camminando in una pozza d’acqua. Anche rifl., nel senso più generico di bagnarsi molto: m’ha sorpreso il temporale, e mi sono immollato da capo a piedi. Con gli stessi sign. anche, più spesso, ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...