brachiere
brachière s. m. [der. di braca]. – Anticam., fascia di cuoio per reggere le brache. Di qui, comunem., cinto erniario, sospensorio. ...
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zigrinare
żigrinare v. tr. [der. di zigrino]. – 1. Trattare pelli, tessuti e altri materiali in modo da renderli, in superficie, granulosi e ruvidi come lo zigrino. 2. estens. Imprimere, incidere o stampare [...] : z. il bordo delle monete, per evitarne la limatura; z. i lembi delle cartine da sigarette, per unirli; z. la tela, il cuoio, anche a fini estetici; z. una leva, un tasto, un pulsante, per impedire che la mano o il dito vi scivoli sopra nell ...
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lassa2
lassa2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec., propr. «legame lento, che si lascia andare»], ant. – 1. Guinzaglio: Un can d’argento aver vuole Oliviero, Che giaccia, e che la l. abbia sul dosso [...] (Ariosto). L. corta, striscia di cuoio lunga circa 15 cm e spaccata alle due estremità, che si univa ai geti dei falconi per trattenerli quando si dibattevano troppo. 2. a. Coppia o muta di cani da séguito o levrieri. b. Gruppo di cacciatori che con ...
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imbraca
(o imbraga) s. f. [der. di imbracare]. – 1. Parte del finimento dei cavalli da tiro, formata da una lunga striscia di cuoio che passa dietro le cosce dell’animale, attaccata alla groppiera e [...] alle tirelle. Buttarsi sull’i., detto del cavallo quando, per non far forza col petto, si appoggia ad essa, o quando si punta e rincula; fig., di persona, scansare la fatica, rifiutare di fare il proprio ...
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imbracciatura
s. f. [der. di imbracciare]. – 1. L’atto e il modo d’imbracciare (uno scudo, un fucile). 2. In senso concr., le strisce di cuoio (guigge) che servono per imbracciare lo scudo. ...
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linite
s. f. [der. di lino2, perché le pareti dello stomaco assumono un aspetto simile a lino tessuto]. – In medicina, l. plastica, affezione cronica dello stomaco, di origine e natura non sempre ben [...] pareti, ora estesa a tutto l’organo, ora limitata alla sezione pilorica: lo stomaco si presenta di dimensioni ridotte, con la forma di un tubo rigido a borraccia di cuoio, con pareti lucide, biancastre, mucosa atrofica e tunica muscolare ipertrofica. ...
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linson
lìnson s. m. [nome commerciale]. – Materiale prodotto con fibre organiche, di aspetto simile alla tela o al cuoio; è lavabile, e per la sua resistenza al calore e all’usura viene particolarmente [...] usato nella rilegatura dei libri ...
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pitiriasi
pitirìaṡi s. f. [dal gr. πιτυρίασις «pitiriasi», affine a πίτυρον «crusca»]. – In dermatologia, quadro morboso di svariata natura, caratterizzato dalla presenza sulla superficie corporea di [...] , di aspetto forforaceo (dette appunto squame pitiriasiche): p. alba o p. semplice (o volgare), la comune forfora del cuoio capelluto; p. versicolore, frequente malattia della pelle, provocata da alcuni miceti, che si osserva spec. sulla cute del ...
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cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato [...] nei misteri dionisiaci, per nascondere agli occhi dei profani gli oggetti sacri, o nell’uso quotidiano per contenervi oggetti di toeletta femminile (e come tale spesso deposto nelle tombe). 2. letter., ...
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manale
s. m. [der. di mano]. – Mezzo guanto di cuoio usato da calzolai, sellai e sim. per proteggersi le mani quando debbono tirare lo spago. ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...