poromerico
poromèrico agg. e s. m. [dall’ingl. poromeric, comp. di poro(us) «poroso» e (poly)meric «polimerico»] (pl. m. -ci). – Nell’industria dell’abbigliamento, materiale p. (o assol. poromerico s. [...] m.), materiale studiato inizialmente come sostituto del cuoio nelle calzature, e oggi usato come materia prima per vestiario esterno (giacche a vento, confezioni sportive, ecc.); è costituito in genere da un tessuto leggero di fibra sintetica ...
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rapare1
rapare1 v. tr. [der. di rapa1, nel sign. 2 b]. – Tagliare i capelli sino al cuoio capelluto: farsi r. i capelli, la testa, o assol. farsi rapare, e nel rifl. raparsi; r. a zero, con l’alzo della [...] macchinetta per tagliare i capelli abbassato completamente. ◆ Part. pass. rapato, anche come agg.: avere la testa rapata, essere rapato ...
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frustino
s. m. [dim. di frusta]. – 1. Piccola frusta con manico flessibile e terminante con un occhiello di cuoio, usata da chi cavalca, per frustare il cavallo. 2. fig., tosc. Zerbinotto (dall’uso, [...] un tempo, di portare il frustino per mostra d’eleganza) ...
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catafratta
s. f. [dal lat. cataphracta, gr. καταϕράκτης, der. di καταϕράσσω «coprire d’armatura»]. – 1. Armatura a squame metalliche che nell’antichità proteggeva contemporaneamente cavaliere e cavallo [...] navale velica (dalla bizantina alla medievale), la specifica protezione contro le offese nemiche (proiettili, fuoco greco, ecc.) costituita da rivestimenti di ferro, di piombo, di cuoio, ecc., sistemi che precorrono la più moderna corazzatura. ...
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rapatura
s. f. [der. di rapare1]. – Il fatto, l’operazione del rapare, del farsi rapare o del raparsi, cioè del tagliare i capelli sino al cuoio capelluto. ...
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paflagone
paflàgone (o paflagóne) agg. e s. m. [dal lat. Paphlăgo (o Paphlăgon) -fŏnis, gr. Παϕλαγών -όνος], letter. – Della Paflagònia, regione storica della Turchia (Anatolia settentr.): gl’ignudi [...] schiavi Paflàgoni (Pascoli); ho in serbo per te, schiavo ribelle, Una sferza di cuoio paflagóne (D’Annunzio); come sost., abitante o nativo della Paflagonia. ◆ Come agg., si trovano usati anche paflagònio (dal lat. Paphlagonius) e paflagònico (dal gr ...
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incuocere
incuòcere v. tr. [dal lat. incoquĕre, comp. di in-1 e coquĕre «cuocere», rifatto secondo cuocere] (coniug. come cuocere), letter. – Cominciare a cuocere, riscaldare fino all’inizio della cottura; [...] .: il sole oggi incuoce, fa molto caldo; il gelo incuoce le piante, le foglie, le danneggia in modo che appaiono come scottate. ◆ Part. pass. incòtto, anche come agg.: si pone a distaccare dal piede incotto i resti del cuoio incarbonito (D’Annunzio). ...
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porrigo
s. f., lat. scient. [dal lat. class. porrigo -gĭnis «tigna»], invar. – In medicina, nome dato in passato (anche nella forma italianizzata porrìgine) a diverse affezioni del cuoio capelluto: p. [...] decalvans, l’alopecia areata (v. alopecia); p. favosa, la tigna favosa (v. favoso) ...
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pilone1
pilóne1 s. m. [prob. accr. di pila, o incrocio di pila con pignone]. – 1. Elemento strutturale in muratura, in calcestruzzo o in acciaio, per lo più di forma prismatica e ad asse verticale, che [...] Protesi di tipo rudimentale applicabile a soggetti amputati a livello della gamba o della coscia, formata da un cosciale o gambale di cuoio o di legno, prolungato da un cilindro di legno che termina con un puntale ricoperto di gomma. 5. Nel gioco del ...
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scarsella
scarsèlla s. f. [prob. der. scherz. di scarso, quasi a dire «quella che è sempre scarsa di denaro»]. – 1. Borsa di cuoio usata in passato, appesa al collo o alla cintura, per tenervi e portarvi [...] denari o altro: noi la troverem per certo [la pietra],... e trovata che noi l’avremo, che avrem noi a fare altro, se non mettercela nella s. e andare alle tavole de’ cambiatori...? (Boccaccio); male fanno ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...