autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la [...] non vorrà far conoscere il proprio reddito, le proprie abitudini, il proprio stato di salute o il proprio livello di cultura sarà a priori sospetto. (Jacques Attali, Sole 24 Ore, 10 dicembre 2006, p. 1, Prima pagina) • Del sesso […] si potrebbe ...
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autosuperarsi
(auto-superarsi), v. intr. pron. Superarsi da sé; trasformarsi, andando oltre la propria struttura, le proprie caratteristiche identitarie. ◆ [Vittorio] Sereni conia l’espressione «sguardo [...] mai a se stesse, si autosuperano, guardano altrove. (Pier Vincenzo Mengaldo, Corriere della sera, 29 novembre 1998, p. 33, Cultura) • Il primo paradosso è che il partito dei Ds, più appare in miglior salute, più tende a sciogliersi, trascendersi ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] recentemente si è insistito anche su un u. scientifico, per sottolineare l’importanza essenziale delle scienze nella formazione della cultura e dei modi di vita dell’uomo moderno. Per l’espressione terzo u. usata da taluni studiosi, v. neoumanesimo ...
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infantilizzazione
s. f. Tendenza a manifestare atteggiamenti tipici dell’età infantile. ♦ Certo la magia, il sogno e l’immaginazione sono indispensabili per arricchire la nostra personalità, nell’infanzia [...] di tutti noi e in generale della società in cui viviamo? (Umberto Galimberti, Repubblica, 9 febbraio 2004, p. 29, Cultura) • «Oggi, il mito del giovanilismo diffuso appiattisce le differenze verso il basso. Assistiamo, com’è stato scritto, ad una ...
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beneculturalismo
(benculturalismo), s. m. Tendenza a ostentare interesse per i beni culturali, senza preoccuparsi di tutelarli e valorizzarli adeguatamente. ◆ La battaglia degli intellettuali di area [...] del beneculturalismo è incominciata, e solo verificando gli stanziamenti che la prima Finanziaria del governo Prodi destinerà alla cultura si potrà vedere se sarà vinta o persa. Dopo gli strali alla politica che ha promosso il beneculturalismo ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] Abram, che come tale è stato anche una frattura culturale. (Joseph Ratzinger, Corriere della sera, 3 luglio 2003, p. 31, Cultura) • [tit.] Lettera aperta a [Enrico] Boselli (Sdi) e [Gianni] De Michelis (Nuovo Psi) per un’unità forte e reale / Formica ...
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sicilianitudine
s. f. Condizione esistenziale di profonda appartenenza alla cultura siciliana, che si esprime anche attraverso l’uso del siciliano. ◆ Venerdì, il ministro Salvatore Cardinale arriva a [...] decina di righe, e nell’uso accorto di espressioni tipiche: (Alberto Papuzzi, Stampa, 23 dicembre 2004, p. 23, Società e Cultura) • Nella guerra fra le fiction del giovedì […], l’altra sera ha vinto e stravinto «Il capo dei capi», zuccherosa mafia a ...
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leonardista
s. m. e f. Specialista negli studi su Leonardo da Vinci. ◆ La lettura di quest’anno è appunto curata dal leonardista Carlo Pedretti, dal 1985 titolare della cattedra «Armand Hammer» di Studi [...] custoditi nel museo e celebri solo fra gli specialisti. (Carlo Pedretti, Corriere della sera, 13 settembre 2006, p. 20, Cultura) • Finora fra le pagine hanno trovato posto braidesi grandi e piccoli: solo per citarne alcuni, oltre a Giovanni Arpino e ...
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claudicanza
s. f. La condizione umana interpretata come percorso perfettibile, a partire dalle ferite interiori e dalle lesioni spirituali che ciascun individuo porta inevitabilmente in sé e con sé. [...] dell’umanità, condizione comune a tutto il genere umano». (Walter Mariotti intervista Haim Baharier, Panorama.it, 13 agosto 2012, Cultura) • «C'è una parola che mi frulla nella testa e che ho ritrovato spesso nei suoi discorsi: "claudicanza". Cos ...
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matria
(Matria) s. f. Luogo fisico e metaforico d’accoglienza, al di là delle appartenenze nazionali, etniche, religiose, sociali, di genere ecc., contrapposto alla patria come realtà storica definita [...] i nostri, particolari fini, cosi non è un mezzo la lingua per informarci di questo o di quello. È pensiero, storia, cultura, e noi dobbiamo esserne coloro che la trasformano custodendola. La lingua è Matria, però, assai più che Patria; la lingua è ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...