postreligioso
post-religioso agg. ◆ Il sonno della ragione affolla questo vuoto di incubi e di illusioni. Perché questo, credo, è ciò che le teologie sostitutive, o post-religiose, hanno dimostrato di [...] senza alcun compromesso con qualunque forma di teologia dogmatica (Gianni Vattimo, Stampa, 11 giugno 2007, p. 39, Società e Cultura).
Derivato dall’agg. religioso con l’aggiunta del prefisso post-.
Già attestato nella Repubblica del 26 maggio 1994, p ...
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ineffettuale
agg. Non reale, privo di concretezza. ◆ La disperazione della vittima dell’usura è una marea che non cessa di salire: è una disperazione che altre alternative non vede che la fine della [...] sempre più remota, irreale, ineffettuale. (Sergio Piro, Repubblica, 19 ottobre 2000, Napoli, p. I) • Forse la ricchezza della cultura laica oggi sta un po’ stretta dentro le maglie del discorso filosofico. Non discuto la serietà di un pensatore come ...
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mondialita
mondialità s. f. inv. Il considerare il mondo nel suo complesso, come unità. ◆ Ciascuno faccia un po’ quello che gli pare, insomma, purché parta dal vissuto di docenti e studenti, anche se [...] , a fini di fede» [Gianpaolo Salvini intervistato da Armando Torno]. (Corriere della sera, 5 gennaio 2008, p. 25, Cultura).
Derivato dall’agg. mondiale con l’aggiunta del suffisso -ità.
Già attestato nella Repubblica del 7 settembre 1984, p. 20 ...
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mostrificare
v. tr. Trasformare in mostro, considerare un mostro. ◆ Un mondo [quello della pubblicità] – come ricorda Annamaria Testa – «mostrificato» negli anni Settanta, considerato un grande veicolo [...] con noi in altri contesti per periodi più o meno lunghi. (Sandro Modeo, Corriere della sera, 23 luglio 2008, p. 36, Cultura).
Derivato dal s. m. mostro con l’aggiunta del suffisso -ificare.
Già attestato nella Repubblica del 6 febbraio 1994, p. 30 ...
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Japlish
(japlish), s. m. inv. L'inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura giapponesi. ◆ Docente all’università del Galles, [David] Crystal indaga sulle conseguenze in [...] , forme ibride in parte incomprensibili a Londra e a New York. (Roberto Bertinetti, Messaggero, 11 novembre 2005, p. 29, Cultura & Spettacoli) • L’inglese rimane la lingua più inventiva con netto primato per quello degli Stati Uniti. In parte l ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] tutto nuova, consapevolmente «filologica» e attivamente interpretativa, dei classici greci e latini, ben presto assunti a indiscussi paradigmi di cultura e di vita morale. In questo senso, la parola è usata per lo più assol., e scritta con iniziale ...
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orianismo
s. m. Il punto di vista ritenuto proprio della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci (1929-2006). ◆ Orianismo è pensare-per-nemici, cogitare-per-inimicos, pensare attraverso i nemici, usare [...] mentale incentrata sulla demonizzazione e il pensare-per-nemici. (Paolo Battifora, Secolo XIX, 8 febbraio 2006, p. 14, Cultura & Spettacoli).
Derivato dal nome proprio Orian(a Fallaci) con l’aggiunta del suffisso -ismo.
V. anche fallacismo ...
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anarco-conservatore
(anarco conservatore), agg. Che si caratterizza per aspetti propri di una concezione anarchica improntata a una visione conservatrice. ◆ Soprattutto nel dialogo con il filosofo [Martin] [...] anarco-conservatore e letterato di aristocratiche ascendenze. (Marzio Breda, Corriere della sera, 6 ottobre 2003, p. 27, Cultura) • Anarco-conservatore, nemico del potere e perciò adottato dagli studenti in rivolta di Berkeley nel 1964, nel 1970 ...
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neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento [...] , come rischia di accadere a qualche odierno neodialettale. (Franco Brevini, Corriere della sera, 12 maggio 1999, p. 33, Cultura) • L’impronta di [Gianfranco] Contini si avverte nel soggetto e nel taglio dei primi lavori iselliani: Dossi e Porta ...
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neurofilosofia
s. f. Approccio filosofico basato sui più recenti progressi delle neuroscienze, che mettono in risalto la stretta connessione esistente tra mente e cervello. ◆ All’interno delle neuroscienze [...] l’uomo in modo oggettivo ponendo fine all’era della soggettività, che è stata finora il tratto tipico della cultura antropologica dell’Occidente, e chi invece sostiene che le neuroscienze si stanno trasformando in neurofilosofia, in quanto affrontano ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...