euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che [...] di origine siriana, carriera accademica tra Göttingen, Harvard e Berkeley. (Nina Fürstenberg, Repubblica, 18 ottobre 2002, p.45, Cultura) • Il terrorismo riguarda tutta l’Europa sia per la presenza sul suo territorio di migliaia di ex combattenti in ...
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decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali [...] la solidità classica di un tempio greco e la sinuosità del Chippendale. (Antonio Monda, Repubblica, 27 gennaio 2005, p. 41, Cultura) • «Attenzione ad usare il termine “pelle” quando parliamo di architettura. Non si può separare il corpo dall’estetica ...
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veteroeuropeo
agg. (iron.) Che si ispira a strategie politiche europee considerate superate. ◆ le parole con cui [Paul] Virilio stigmatizza l’ideologia del «tempo reale» in quanto incarnazione dell’imperialismo [...] delle flotte aeronavali angloamericane. In breve: vista dall’Europa, la globalizzazione appare come il processo per cui una cultura locale – quella americana – si è dilatata fino a inglobare le altre. (Carlo Formenti, Corriere della sera, 22 aprile ...
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vetrinizzazione
s. f. Esposizione, mostra pubblica, spettacolarizzazione di qualcosa. ◆ Haim Steinbach invece orchestra una sorta di vetrinizzazione nicciana dell’arte: mensole di diversi materiali che [...] di cui parla Vanni Codeluppi, implica estraneità e falsa partecipazione. (Marco Belpoliti, Stampa, 17 marzo 2007, p. 35, Società e Cultura) • Non si tratta più di singoli casi parcellari come quello delle donne a luci rosse esposte nelle vetrine di ...
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dylanologo
s. m. Esperto conoscitore delle opere e dello stile musicale di Bob Dylan. ◆ [«Il dizionario del Rock Snob»] consente, promettono gli autori, di affrontare il tipo a testa alta, con l’ulteriore [...] dall’editore Carlo Feltrinelli, da molti anni appassionato dylanologo. (Ranieri Polese, Corriere della sera, 3 gennaio 2005, p. 29, Cultura) • Festa per il compleanno del caro amico Bob. Non una festa qualsiasi perché a compiere 65 anni non è una ...
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contropassistico
agg. Che va all’indietro, nella direzione contraria. ◆ L’analisi del «Domenicale», per quanto non sfugga completamente allo stesso male che denuncia (quante volte si è parlato di «morte [...] ? Un po’ come «La dialettica dell’Illuminismo» che rivela il volto contropassistico del progresso, anche la cultura di massa e l’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica rivelerebbero, oggi, il loro rovescio. (Pierluigi Panza, Corriere ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. [...] in seguito a contatti con uno o più altri popoli, e quindi per cause non interne ma dovute all’influenza di culture diverse; si attua sia attraverso rapporti con un popolo vicino, sia in seguito a conquista violenta o dominio politico, sia mediante ...
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workaholic
s. m. e f. e agg. inv. Chi dipende, in maniera ossessiva, dal proprio lavoro; maniacalmente dedicato al lavoro. ◆ «Spreca un po’ di tempo in attività frivole e divertenti», raccomanda [«Il [...] molto tempo per riposarsi, pensare, discutere (Maria Laura Rodotà, Stampa, 20 febbraio 2001, p. 20, Società e Cultura) • I workaholic, cioè i lavorodipendenti, sono abituati a prestazioni e gare professionali nevrotiche, da interrompere con brevi ...
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subalterno
subaltèrno agg. [dal lat. tardo subalternus, comp. di sub- e alternus «alterno»]. – 1. Che è subordinato, in sottordine e in diretta dipendenza, rispetto ad altri di grado maggiore, o anche, [...] la Metafisica è la scienza sublime, che ripartisce i certi loro subbietti a tutte le scienze che si dicono ῾subalterne’ (Vico). In etnologia e in sociologia, cultura s., la cultura di un popolo che è rimasto a lungo in posizione di dipendenza da una ...
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controcultura
s. f. [comp. di contro- e cultura]. – Denominazione dell’insieme delle manifestazioni culturali di opposizione ideologica (dette anche cultura alternativa), inizialmente proprie di gruppi [...] dagli anni ’60 del Novecento con marcato carattere anticonformistico e con dichiarata avversione non solo alle manifestazioni della cultura ufficiale ma anche ad altri aspetti della vita e del costume della società odierna (tra cui il consumismo ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...