volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] v.; le opere in v. del Boccaccio); i v. francesi o d’oïl; l’affermarsi dei v. come lingue d’arte e di cultura; in partic., con riferimento alle singole varietà regionali o municipali: il v. siciliano, bolognese; i v. dell’Italia settentrionale; i v ...
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dotto1
dòtto1 agg. [dal lat. doctus, part. pass. di docere «istruire», usato come agg.]. – 1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, [...] il d., darsi arie di sapere molte cose. Bologna la d., così detta per la sua antica tradizione di scuole e di cultura. 2. Di cose, pieno di dottrina: un d. trattato; commento corredato di dottissime citazioni; o che ha attinenza con la dottrina: d ...
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orrorismo
s. m. Metodo di lotta politica che, per il conseguimento dei propri fini, compie azioni pubbliche che provocano orrore. ◆ per [Martin] Amis, Hamas e Hezbollah sono pura cattiveria e rappresentano [...] traduce il suo «impegno morale» nella guerra contro il terrorismo. (Roberto Ciccarelli, Manifesto, 2 febbraio 2008, p. 12, Cultura).
Derivato dal s. m. orrore con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Repubblica del 18 ottobre 1996, p ...
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arbasiniano
agg. Che ricorda lo stile e le tematiche dello scrittore Alberto Arbasino. ◆ tutta la geografia e storia e politica, tutti questi luoghi sono in Arbasino «lastricati di cultura», per usare [...] , non hanno più senso alcuno né la norma né la trasgressione. (Michele Serra, Repubblica, 23 settembre 2007, p. 40, Cultura).
Derivato dal nome proprio (Alberto) Arbasino con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 27 ...
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impermanenza
s. f. Condizione di precarietà, di provvisorietà. ♦ L'Oriente torna. Rievocato dai ricordi di trent'anni fa. [Bernardo Bertolucci:] «Quando giravo Prima della rivoluzione pensavo che sarebbe [...] ogni destino. (Pino Corrias recensisce Yamamoto Tsunetomo, Il codice del samurai, Corriere della sera, 1° agosto 2003, p. 27, Cultura) • Richard Long – in Italia per la sua mostra al Pac, Padighone d'Arte Contemporanea di Milano (che apre al pubblico ...
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eccezione culturale
loc. s.le f. Deroga al principio del libero mercato, finalizzata a proteggere l’identità e le specificità di una cultura dal rischio di una progressiva convergenza verso un modello [...] un esempio da imitare in Paesi che da un lato insistono sull’eccezione culturale o si gloriano di essere gli eredi della cultura dell’umanesimo e chiudono poi le biblioteche all’ora in cui la gente esce dal lavoro. (Roberto Casati, Sole 24 Ore, 5 ...
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emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, [...] i luoghi pubblici, con proprie manifestazioni, propri giornali e propri club. (Miriam Mafai, Repubblica, 24 giugno 1998, p. 36, Cultura) • In Occidente le donne si sono battute unite per la loro emancipazione: come è possibile una lotta femminile ...
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etnoculturale
(etno-culturale), agg. Di cultura etnica; proprio della cultura di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ La domanda se gli Stati Uniti siano sul punto di disintegrarsi, se cioè la tradizionale [...] pessimistiche circa il futuro del melting pot americano. (Vittorio Strada, Corriere della sera, 1° febbraio 1998, p. 27, Cultura) • Se un governo può certamente contribuire ad incrinare lo spirito di un popolo, va premesso che una rivoluzione etno ...
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eufemizzante
agg. Che tende ad attenuare o a presentare in modo rassicurante fenomeni che destano preoccupazione. ◆ Ogni volta che la tecnica sconvolge il «modo di produzione» della cultura, negli intellettuali [...] il basso», secondo la lettura di [Giovanni] Casalegno. (Brunella Giovara, Stampa, 19 novembre 2004, p. 25, Società e Cultura) • A Milano è cominciata la battaglia dei manifesti. […] Versione eufemizzante: «La politica fatta con amore, intelligenza e ...
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Eurabia
s. f. L’Europa in via di arabizzazione, secondo la visione della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci (1929-2006). ◆ Che cosa vuol dire Eurabia? È un neologismo geografico che la giornalista [...] radici, che sappia difendere i diritti che ha contribuito a definire. (Martino Cervo, Libero, 2 giugno 2005, p. 24, Cultura) • La convivenza fra gli immigrati islamici in Italia e in Europa (18 milioni nell’Unione Europea) e le nazioni ospitanti ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...