cantrice
s. f. In senso figurato e con riferimento letterario, autrice in chiave epica, che celebra nelle sue opere eventi, personaggi o situazioni esistenziali. ◆ Dobbiamo forse rassegnarci ad aver [...] dell’iguana» e «La guerra degli Antò», altrettanti fulgidi gioielli. (Renato Barilli, Corriere della sera, 8 aprile 2001, p. 33, Cultura) • Un gruppo tutto scuro avanza dietro di noi: sono le Donne in nero di Udine. Donne per la pace contro una ...
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deislamizzare
(de-islamizzare), v. tr. Sottrarre all’influenza dell’Islam. ◆ I deputati leghisti Federico Bricolo e Massimo Polledri hanno definito il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione [...] musulmana è semplicemente quello di «de-islamizzare» i musulmani. (Tariq Ramadan, Stampa, 21 dicembre 2007, p. 36, Società e Cultura).
Derivato dal v. tr. islamizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 25 novembre 1993, p ...
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sapiente
sapiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. sapiens -entis, propr. part. pres. di sapĕre «aver sapore; esser saggio»]. – 1. a. Detto di persona, che è ricco di sapienza, che ha molte e profonde cognizioni, [...] . (o dei savî), v. savio, n. 4 b. 2. agg. non com. Che è fatto, detto, eseguito in modo da rivelare esperienza, cultura, abilità e capacità: una s. risposta; una medicazione s.; uno studio profondo e s.; tutta l’operazione è stata condotta con mano s ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio [...] della tecnologia sta sostituendo l’informazione alla comunicazione. (Khaled Fouad Allam, Stampa, 4 settembre 2001, p. 26, Società e Cultura) • le sette sorelle si tramutano in una Biancaneve S.p.A. e i curatori nei suoi laboriosi sette nani, che ...
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differenzialismo
s. m. Concezione basata sulla differenza di identità e caratteristiche che distinguono sessi, culture e civiltà. ◆ «Sono contro la discriminazione positiva, contro il “differenzialismo”. [...] grandi famiglie religiose e che vede alleate sinistre e destre estreme, fautrici del cosiddetto differenzialismo (bisogna rispettare le culture diverse, purché non si mescolino con la nostra). (Barbara Spinelli, Stampa, 28 maggio 2006, p. 1, Prima ...
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differenzialista
agg. Che tiene conto delle differenze di identità tra le diverse culture e civiltà. ◆ Il razzismo «classico», che si diffonde nel XIX secolo, nega l’umanità del gruppo rifiutato, attribuendogli [...] ad esempio, comporta per le identità culturali, nazionali e religiose d’Europa. (Stampa, 26 agosto 2001, p. 25, Cultura e Spettacoli) • Solo il 5% spinge per un modello differenzialista - pensa cioè che gli stranieri debbano «rimanere tali», vivendo ...
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dischiusura
s. f. L’atto di dischiudersi, di aprirsi. ◆ una scelta simile è stata fatta, coniando il neologismo dischiusura per tradurre la déclosion di Jean-Luc Nancy (Filippo Del Lucchese, Manifesto, [...] Ma ciò non dipende da una volgare usurpazione, bensì da un profondo rivolgimento antropologico: con la piena maturazione della cultura di massa, l’immaginario acquisisce un nuovo statuto di realtà perché l’immaginazione diventa attività quotidiana di ...
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discriminazione positiva
loc. s.le f. Disparità di trattamento in favore di chi appartiene a una minoranza, a una categoria debole. ◆ Sempre nella tabella, sono elencati i settori di appartenenza delle [...] mercato una riconciliazione razziale. (Barack Obama, trad. di Fabio Galimberti, Repubblica, 22 marzo 2008, p. 29, Cultura).
Composto dal s. f. discriminazione e dall’agg. positivo, ricalcando l’espressione ingl. positive discrimination.
Già attestato ...
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velinaro
agg. (iron.) Che richiama lo stile di vita, il mondo dello spettacolo e delle veline; da rotocalco, da cronaca rosa. ◆ Anche voi, stavolta ci mettete dentro la tv: solo che mentre [Gabriele] [...] , giochi dell’Opa, sussurri politici e fattoidi sull’informazione: (Edmondo Berselli, Sole 24 Ore, 1° giugno 2003, p. 31, Cultura) • Il prototipo del «calciatore velinaro», perché se [Christian] Vieri non è stato il primo, è stato il più importante ...
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capsiano
agg. e s. m. [da Capsa, nome lat. della città di Gafsa in Tunisia]. – In paletnologia, cultura c., o il C., cultura preistorica del nord-ovest dell’Africa, della quale si rinvengono tracce [...] nei ripari sotto roccia e nelle escargotières (v.) degli altipiani della Tunisia e della provincia di Costantina in Algeria: l’industria litica è caratterizzata da grandi lame leggermente ricurve, bulini, ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...