leptotene
leptotène s. m. [comp. di lepto- e del gr. ταινία «nastro»]. – In biologia, stadio della profase meiotica in cui i cromosomi appaiono in forma di filamenti sottili, allungati, apparentemente [...] non scissi nei due cromatidî ...
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despiralizzazione
despiraliżżazióne s. f. [der. di despiralizzare]. – Lo svolgimento di ciò che era avvolto a spirale. In partic., in biologia, il processo per cui i cromosomi, che dalla profase alla [...] metafase mitotica si erano progressivamente spiralizzati e contratti, riassumono in telofase una struttura a filamento completamente despiralizzato e così si mantengono nel nucleo interfasico sino a una ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] : quest’ultima, contenuta nel nucleo, è registrata sulla molecola di acido desossiribonucleico (DNA), costituente principale dei cromosomi; dal nucleo passa al citoplasma tramite una molecola di acido ribonucleico (detto perciò RNA messaggero), copia ...
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mitosi
mitòṡi s. f. [dall’ingl. mitosis, der. del gr. μίτος «filo»]. – In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule (chiamato anche cariocinesi o divisione cellulare), che costituisce [...] (che consta di quattro fasi principali: profase, metafase, anafase e telofase), si verificano la scissione di ciascuno dei cromosomi in due cromatidî e la loro ripartizione nelle due cellule che risultano dal processo di divisione, in modo tale che ...
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mitotico
mitòtico agg. [der. di mitosi] (pl. m. -ci). – In biologia, che si riferisce alla mitosi: divisione m., lo stesso che mitosi; coefficiente m., nelle colture dei tessuti in vitro, il rapporto [...] due centrioli, si manifesta durante la profase, dopo la scomparsa della membrana nucleare, ed è responsabile della ripartizione dei cromosomi tra le due cellule figlie; indice m., la percentuale delle cellule che si presentano in mitosi attiva in un ...
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cromatina
s. f. [der. del gr. χρῶμα -ατος «colore»]. – 1. Nel linguaggio com., cera per lucidare le scarpe. 2. In citologia, l’insieme del DNA e delle proteine cromosomiche presente nel nucleo delle [...] cellule, che durante la mitosi e la meiosi darà origine ai cromosomi; c. sessuale, la masserella di eterocromatina presente nel nucleo interfasico delle cellule di mammifero di sesso femminile. ...
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cromatoclasico
cromatoclàṡico agg. [comp. di cromato- e del gr. κλάσις «rottura»] (pl. m. -ci). – In biologia, agente o composto c., sostanza antimitotica che inibisce la divisione cellulare agendo sulla [...] struttura dei cromosomi, di solito durante l’intercinesi o la profase precoce, senza interferire con l’apparato mitotico (come avviene invece per gli agenti mitostatici o mitoclasici). ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] simbolo del collegamento a zig-zag (o collegamento a Z) degli avvolgimenti dei trasformatori trifase. In genetica, cromosoma Z, uno dei cromosomi del sesso in alcune specie animali (per es., uccelli e farfalle) in cui il sesso eterogametico è quello ...
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piastra1
piastra1 s. f. [estratto dal verbo impiastrare]. – 1. Lastra piuttosto robusta di metallo, di pietra o d’altro materiale; è termine generico, usato, con varie specificazioni, per indicare dispositivi [...] stesso che placca cribrosa (v. cribroso e placca). b. P. equatoriale, in citologia, figura della metafase mitotica, costituita dai cromosomi che si dispongono su un piano all’equatore del fuso. c. P. laterale, in embriologia, la porzione laterale o ...
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olandrico
olàndrico (o oloàndrico) agg. [comp. di ol(o)- e -andro] (pl. m. -ci). – In biologia, eredità o., tipo di eredità «legata al sesso» in cui un carattere si trasmette solo ai maschi e a tutti [...] i maschi; si manifesta in quelle specie in cui i cromosomi sessuali sono XY nel maschio e XX nella femmina, ed è propria dei caratteri i cui geni sono localizzati nel cromosoma Y (nella specie umana se ne conoscono alcuni casi, che però non sono bene ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo importante nella loro duplicazione e stabilità....
Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata da T.H. Morgan con ricerche su Drosophila...