spazzola
spàzzola s. f. [der. di spazzare (forse con influsso di spatola)]. – 1. a. Arnese di uso domestico e artigianale per togliere la polvere, pulire e lucidare, rassettare e pettinare, costituito [...] di tanto in tanto le mosche con la coda tagliata a spazzola (Capuana). In biologia e in istologia: cromosomi a s., particolari tipi di cromosomi sessuali di alcune specie, di aspetto piumoso; orletto a s., lo strato di esili ciglia presente sulla ...
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politenia
politenìa s. f. [comp. di poli- e gr. ταινία «nastro»]. – In citologia, caso di poliploidia in cui i singoli cromosomi si riproducono molte volte senza divisioni citoplasmatiche (endomitosi) [...] e tutti i cromonemi così formati rimangono raggruppati a guisa di fascio; in conseguenza di questo processo si formano i cromosomi giganti delle ghiandole salivari delle larve di alcuni ditteri. ...
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spiralizzazione
spiraliżżazióne s. f. [der. di spiralizzare, spiralizzarsi]. – Il fatto di assumere una disposizione o configurazione a spirale. In citologia, nella profase della mitosi, il progressivo [...] fenomeno di individuazione dei cromosomi, che appaiono duplici, nel nucleo precedentemente di aspetto omogeneo; quando il processo di spiralizzazione procede, i cromosomi diventano progressivamente più spessi e più corti. ...
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spirema
spirèma s. m. [der. del lat. spira «spira»] (pl. -i). – In genetica, la configurazione a gomitolo della cromatina durante la profase mitotica, configurazione che in passato si riteneva dovuta [...] a un unico filamento il quale, nelle successive fasi di divisione, si frammentasse nei varî cromosomi (essendosi poi dimostrato che i cromosomi anche in questa fase sono rappresentati da filamenti separati, il termine è andato in disuso). ...
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banda3
banda3 s. f. [dal fr. bande, che è dal franco binda (cfr. benda)]. – 1. Striscia, lista in genere. In partic.: a. In araldica, pezza onorevole posta diagonalmente nello scudo, di cui occupa la [...] . 2. In anatomia, sinon. di benderella, nastro, stria. In citologia, b. cromosomiche, strie trasversali presenti nei cromosomi giganti dei ditteri, o che compaiono nei cromosomi metafasici dopo particolari trattamenti (v. bandeggio). 3. a. In fisica ...
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bandeggio
bandéggio (o bandeggiaménto) s. m. [der. di banda3, come traduz. dell’ingl. banding techniques «tecniche per l’ottenimento di bande»]. – In citologia, metodica di laboratorio che permette di [...] e delle proteine associate lungo il cromosoma; poiché le bande si presentano in maniera caratteristica nei singoli cromosomi, questa tecnica permette di caratterizzare e di distinguere cromosomi molto simili, altrimenti indistinguibili, come alcuni ...
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telomerasi
telomeraṡi s. f. [comp. di telomero, col suff. -asi]. – In biochimica e in biologia, enzima che catalizza la sintesi dei filamenti del DNA a livello dei telomeri (ossia di quei tratti di DNA [...] ): è una ribonucleoproteina che protegge i segmenti terminali dei cromosomi impedendo i fenomeni di accorciamento dovuti all’invecchiamento dei tessuti e delle cellule stesse; per tale motivo si considera importante l’attività di questo enzima ...
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segregare
v. tr. [dal lat. segrĕgare, propr. «allontanare dal gregge», der. di grex grĕgis «gregge» col pref. se- che indica separazione] (io sègrego, tu sègreghi, ecc.). – 1. Isolare un individuo, o [...] nei confronti degli alleli e dei geni per effetto della mitosi e della meiosi: i cromosomi (si) segregano durante l’anafase. 4. Ormai raro o ant. con il sign. biologico di secernere (per influenza del fr. ségréger). ◆ Part. pass. segregato, anche ...
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picnosi
picnòṡi s. f. [der. di picno-, col suff. medico -osi]. – In citologia, contrazione del nucleo della cellula, che si presenta come una massa intensamente colorata, senza struttura regolare; è [...] generalmente indizio di degenerazione. Con lo stesso termine si indica anche la più intensa colorazione di alcuni cromosomi (per es., quelli sessuali), o parti di cromosomi, in un nucleo normale. ...
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mendeliano
agg. – Relativo al biologo boemo abate Gregor Mendel ‹mendël› (1822 -1884), al quale si deve la scoperta dei principî che regolano l’ereditarietà dei caratteri; osservazioni sperimentali sulla [...] . Queste possono essere così riassunte alla luce delle conoscenze attuali: in un organismo a riproduzione sessuale, ciascuna coppia di cromosomi omologhi (con i relativi geni e alleli) si separa durante la gametogenesi in modo tale che in ogni gamete ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo importante nella loro duplicazione e stabilità....
Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata da T.H. Morgan con ricerche su Drosophila...