delezione
delezióne s. f. [dal lat. deletio -onis «distruzione, estinzione», der. di delere «distruggere»]. – In genetica, mutazione cromosomica rappresentata dalla mancanza di un segmento in uno dei [...] cromosomi che fanno parte di un cariotipo. ...
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equatoriale
agg. [der. di equatore]. – 1. a. Dell’equatore terrestre: linea, circolo e.; regione, zona e., presso l’equatore; vegetazione e.; caldo e.; venti, correnti e.; clima e. o amazzonico, tipo [...] globo oculare, dell’uovo, del fuso mitotico, delle larve trocofore. In partic., in citologia, piastra e., la disposizione dei cromosomi su un unico piano all’equatore del fuso, nelle cellule in divisione mitotica e meiotica, allo stadio di metafase. ...
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costrizione
costrizióne s. f. [dal lat. tardo constrictio -onis, der. di constringĕre: v. costringere]. – 1. a. Il costringere, l’essere costretto: operare per c. e non per libera volontà; cedere alla [...] che costringe: ribellarsi a una costrizione. c. In meccanica, c. vincolare, sinon. di vincolo. 2. a. Restringimento, contrazione: c. del muscolo (Redi). b. In citologia, sono così denominati i tratti dei cromosomi più fini e meno colorati del resto. ...
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citogenetica
citogenètica s. f. [comp. di cito- e genetica]. – Ramo della genetica che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall’osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti [...] dallo studio della manifestazione e trasmissione dei caratteri ereditarî ...
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sinaptinemale
(o sinattinemale) agg. [der. di sinaptinema]. – Del sinaptinema. Complesso s. (ingl. synaptinemal complex), struttura proteica che mantiene uniti i due cromosomi omologhi durante la profase [...] della prima divisione meiotica, visibile al microscopio ottico ed elettronico grazie alle sue proprietà argentaffini ...
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aneuploidia
aneuploidìa s. f. [comp. di an- priv. e euploidia]. – In biologia, condizione irregolare del numero di cromosomi in cui, a differenza della poliploidia, la variazione è limitata a uno o a [...] pochi elementi dell’assetto cromosomico per eccesso o per difetto; è detta anche eteroploidia. ...
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partenogamia
partenogamìa s. f. [comp. di parteno- e -gamia]. – In biologia: 1. Tipo di partenogenesi in cui il secondo globulo polare si fonde nuovamente con l’uovo che lo ha emesso, ripristinando così [...] il numero diploide dei cromosomi. 2. Fusione di due cellule o di due nuclei aploidi dello stesso gametangio femminile, osservata solo in pochi funghi. ...
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eredita
eredità s. f. [dal lat. heredĭtas -atis]. – 1. a. Successione a titolo universale nel patrimonio e in genere nei rapporti attivi e passivi di un defunto: la chiamata all’e.; accettare l’e., rinunziare [...] legata al sesso, trasmissione ereditaria di alcuni caratteri, che non si distribuiscono indifferentemente tra i figli maschi e femmine, in quanto i geni relativi a tali caratteri sono localizzati nella coppia dei cromosomi sessuali o eterocromosomi. ...
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autosomico
autosòmico agg. [der. di autosoma] (pl. m. -ci). – In genetica, che si riferisce agli autosomi: carattere a., un carattere determinato da un gene localizzato su un autosoma, in contrapp. ai [...] caratteri «legati al sesso», determinati da geni localizzati sui cromosomi sessuali. ...
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clastogeno
clastògeno agg. [comp. del gr. κλαστός «rotto» e -geno]. – In biologia, detto di sostanze chimiche o radiazioni che causano rotture o anomalie ai cromosomi. ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo importante nella loro duplicazione e stabilità....
Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata da T.H. Morgan con ricerche su Drosophila...