complementazione
complementazióne s. f. [dall’ingl. complementation, der. di (to) complement «completare, essere di complemento»]. – In genetica, la produzione di un fenotipo selvatico o normale che [...] si verifica quando due cromosomi, portatori ciascuno di una mutazione, vengono a trovarsi in un unico citoplasma (da questo si conclude che le due mutazioni interessano geni o cistroni diversi); saggio di c., eseguito per accertare se due mutazioni ...
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urto
s. m. [der. di urtare]. – 1. a. Il fatto di urtare; colpo battuto, per lo più accidentalmente, contro qualcuno o qualcosa: si scontrò con un altro che correva, e l’u. lo fece cadere a terra; passando, [...] di fotoni o elettroni mediante ionizzazioni) che si esplicherebbe in un’alterazione di unità ereditarie elementari (geni e cromosomi). f. In chimica, u. efficace, la collisione tra molecole (u. molecolare) che sviluppi energia sufficiente a far ...
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diplofito
diplòfito s. m. [comp. di diplo- e fito]. – In botanica, pianta le cui cellule vegetative sono diploidi, contengono cioè nuclei con numero diploide di cromosomi. ...
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fuso
s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). – 1. a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre [...] appare costituita da un fascio di fibre tese tra i poli della cellula a cui si attaccano i due gruppi di cromosomi figli risultanti dalla divisione, i quali vanno a costituire due diversi nuclei. d. In anatomia, f. neuromuscolare, esile struttura con ...
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diploidia
diploidìa s. f. [der. di diploide]. – In biologia, presenza nel nucleo cellulare di due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre; è propria delle cellule somatiche [...] degli individui originati per riproduzione sessuale, ed è effetto della fusione dei nuclei aploidi dei due gameti, che si effettua all’atto della fecondazione ...
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diplotene
diplotène s. m. [comp. di diplo- e del gr. ταινία «nastro»]. – In biologia, stadio della profase della meiosi in cui i due cromosomi omologhi, precedentemente appaiati, cominciano a separarsi [...] l’uno dall’altro per tutta la loro lunghezza, tranne che nei punti ove si sono formati chiasmi ...
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corredo
corrèdo s. m. [der. di corredare]. – 1. L’insieme degli abiti, della biancheria e degli altri accessorî che una sposa porta con sé nella nuova casa, o una novizia in convento, un collegiale in [...] ricco c. di erudizione, di cognizioni; avere un notevole c. di virtù, di vizî. c. In biologia, c. cromosomico, l’insieme dei cromosomi di una cellula di determinata specie animale o vegetale, o, per estens., della specie stessa; per es., il corredo ...
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recone
recóne s. m. [der. dell’ingl. (to) rec(ombine) «ricombinare», col suff. -one nel sign. 3]. – In genetica, la più piccola quantità di materiale genetico che può essere scambiata tra due cromosomi [...] omologhi attraverso il fenomeno della ricombinazione; è anche detta unità di ricombinazione ...
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superfemmina
superfémmina s. f. [comp. di super- (nel sign. 2) e femmina, sul modello dell’ingl. superfemale]. – In genetica, individuo di sesso femminile il cui corredo cromosomico presenta uno o più [...] cromosomi, correlati al sesso femminile, soprannumerarî. ...
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disarmonico
diṡarmònico agg. [der. di disarmonia] (pl. m. -ci). – 1. Privo di armonia: incontro d. di suoni, di consonanti, di colori; periodi d.; stile d.; forme d. (di un prodotto dell’arte, dell’artigianato, [...] . specifici: a. In botanica, innesto d., innesto che non attecchisce. b. In zoologia, ibrido d., ibrido costituito da cromosomi che, non essendo omologhi tra loro, non si appaiano durante la meiosi, con conseguente sterilità per formazione di gameti ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo importante nella loro duplicazione e stabilità....
Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata da T.H. Morgan con ricerche su Drosophila...