giustificare
(ant. anche iustificare) v. tr. [dal lat. tardo iustificare, comp. di iustus «giusto» e tema di facĕre «fare»] (io giustìfico, tu giustìfichi, ecc.). – 1. a. Rendere giusto, cioè puro, libero [...] operazione in videoscrittura. ◆ Part. pres. giustificante, come agg. nella locuz. teologica grazia giustificante, la gratuita giustificazione che Dio concede all’uomo per i meriti di Cristo. ◆ Part. pass. giustificato, anche come agg. (v. la voce). ...
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propiziatore
propiziatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo propitiator -oris]. – Chi propizia, e in partic., nel linguaggio della Chiesa, intercessore presso Dio a favore degli uomini (riferito spec. [...] a Gesù Cristo e, al femm., alla Vergine). ...
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giustificazione
giustificazióne s. f. [dal lat. tardo iustificatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di giustificare (nel senso sia di dimostrare sia di riconoscere giusto), e anche di giustificarsi, [...] opera di Dio che, con la sua grazia, rende giusto l’uomo, capace cioè di partecipare all’opera redentrice di Gesù Cristo. 3. In tipografia, l’operazione, manuale o automatica, con cui una linea di composizione tipografica viene portata alla giustezza ...
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eufemismo
s. m. [dal gr. εὐϕημισμός, der. di εὐϕημίζω «dire parole di buon augurio», comp. di εὖ «bene1» e ϕημί «dire»]. – 1. Figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo religioso o morale [...] altri casi, la parola non si sostituisce ma si altera convenientemente, come avviene spec. in alcune esclamazioni (cribbio per Cristo, diamine per diavolo, ecc.). 2. La parola o locuzione adoperata per eufemismo in luogo di quella propria: le parti ...
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proporre
propórre (ant. propónere) v. tr. [dal lat. proponĕre, comp. di pro-1 e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. ant. o letter. In senso proprio, porre innanzi, e quindi offrire, mettere davanti [...] assol., nel prov. l’uomo propone e Dio dispone, traduz. della sentenza lat. homo proponit, sed Deus disponit (Imitazione di Cristo, I, 19,9), citata di solito per affermare l’impossibilità di una assoluta certezza sul buon esito di un disegno, per ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] e per lo più come s. m., chi vive o è vissuto rettamente, procedendo nella via del bene e seguendo i precetti della religione: Cristo giudicherà i g. e i reprobi; spesso patisce il g. per il peccatore; il regno o la sede dei g., il paradiso; dormire ...
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adulterare
(ant. avolterare) v. tr. [dal lat. adulterare, comp. di ad- e alterare «alterare»] (io adùltero, ecc.). – 1. Alterare, falsificare: a. vini, medicinali, alimenti (v. adulterazione). Fig., [...] in vita sua ruba e adultera (Segneri); fig.: li prelati che vanno drieto all’avarizia, adulterano, perocché lassano la fede data a Cristo, e vanno dirieto al fiorino, che è esca del dimonio (Buti). ◆ Part. pres. adulterante, anche come agg. e s. m ...
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kerigma
kèrigma (o kèrygma) s. m. [dal gr. κήρυγμα «proclamazione, annuncio», der. di κηρύσσω «proclamare, predicare»]. – Termine che, nel Nuovo Testamento, indica l’annuncio della fede ai non credenti, [...] e quindi la proclamazione della salvezza come inizio del regno di Dio, che si realizza attraverso la parola del Cristo. Su questo tema neotestamentario si è sviluppata la cosiddetta teologia kerigmatica (v. la voce). ...
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kerigmatico
kerigmàtico (o kerygmàtico) agg. [der. del gr. κήρυγμα «proclamazione» (v. la voce prec.)] (pl. m. -ci). – Teologia k.: aspetto della teologia, sviluppatosi nei decennî centrali del Novecento, [...] che invoca una maggiore aderenza alla «parola», cioè alla predicazione del Cristo, intesa come proclamazione della salvezza e inizio del regno di Dio, accentuando, in opposizione all’intellettualismo della teologia speculativa, il carattere ...
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pagano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. paganus, quindi propr. «abitante del villaggio», e più tardi «pagano»; il mutamento di sign. potrebbe essere dovuto al fatto che l’antica religione resistette più a [...] », contrapponendosi quindi a miles, avrebbe acquistato il nuovo sign. perché i primi cristiani, che si consideravano militi di Cristo, chiamavano pagani, cioè «borghesi», gli infedeli; più recentemente si è sostenuto che il pagus era un’entità non ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati a perpetuare il kérygma primitivo...