tombeau
〈tõbó〉 s. m., fr. («tomba, monumento funebre»). – 1. Pezzo di musica strumentale dedicato alla memoria di un personaggio defunto: composizioni aventi questo titolo si incontrano soprattutto nei [...] , Debussy, De Falla. 2. Nella storia dell’arte, nome dato in Francia, spec. nel sec. 15°, alle rappresentazioni figurative di Cristo morto in grembo alla Vergine o disteso a terra, circondato dalle Marie e dai discepoli, in ital. dette Pietà. 3. In ...
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quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la [...] visione di Cristo che veniva verso di lui; e avendo chiesto: Domine, quo vadis? («Signore, dove vai?»), gli fu risposto: Romam, ut iterum crucifigar («A Roma, per essere crocifisso una seconda volta»); il santo allora, preso da vergogna, tornò a Roma ...
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ostia
òstia s. f. [dal lat. hostia «vittima»]. – 1. letter. a. Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità; per estens., il sacrificio stesso: Era Laocoonte a sorte eletto [...] Gittando Alberto l’itala corona Ostia sé diede a l’ira alta de’ cieli (Carducci). c. Nel linguaggio eccles., Gesù Cristo, in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla Croce per espiare i peccati dell’umanità: Cessan gl’inni e i misteri beati ...
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turba1
turba1 s. f. [dal lat. turba, propr. «agitazione, disordine», che è prob. dal gr. τύρβη]. – Moltitudine di gente, per lo più accozzata insieme in modo disordinato: una t. di oziosi, d’importuni, [...] t. al vil guadagno intesa (Petrarca). In altri casi invece il senso spreg. manca, spec. al plur. e in riferimenti alla predicazione di Cristo: Gesù parlava alle t.; le t. che seguivano Gesù, e sim. In usi letter. o poet., moltitudine di animali: la t ...
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pavore
pavóre s. m. [dal lat. pavor -oris, der. di pavere «temere» (v. pavere)], ant. e letter. – Timore, paura, senso di terrore: l’Angelo venne a Cristo, nel tempo de la sua agonia, quando per lo p. [...] de la morte contendeva lo senso con la ragione, e confortollo (Girolamo da Siena); quel suo perenne p. nei confronti del trillo del campanello (C. E. Gadda) ...
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offerta
offèrta s. f. [der. di offerto, part. pass. di offrire]. – 1. a. L’atto di offrire: o. di denaro; o. di aiuto; o. spontanea; fare o. di qualche cosa o, assol., fare un’o. (con accezioni partic., [...] per i poveri, per i terremotati; accettare, gradire, rifiutare un’offerta. In senso più astratto, offerta a Dio del sacrificio di Cristo, dell’Ostia, da parte del sacerdote durante la messa; o. d’un sacrificio, o. della vittima alle divinità (nelle ...
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offertorio
offertòrio s. m. [dal lat. tardo, eccles., offertorium, der. di offerre «offrire»]. – 1. Il primo momento della seconda parte della messa (cioè della «liturgia eucaristica»), in cui il sacerdote, [...] rituali, offre a Dio il pane e il vino che, al momento della consacrazione, si trasformeranno nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo. 2. Il canto che, nella messa, accompagna talora la processione dei fedeli che recano all’altare i doni del pane e del ...
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versare1
versare1 v. tr. [lat. vĕrsare «voltare, girare», der. di vertĕre «volgere», part. pass. versus; nel sign. 2, dal fr. verser] (io vèrso, ecc.). – 1. a. Fare uscire il liquido contenuto in un [...] Tenera stilla, Parini); v. sangue, perderne dalle ferite, soprattutto in alcune espressioni: il sangue versato da N. S. Gesù Cristo; v. il proprio sangue per la patria, essere ferito o morire combattendo in difesa della patria; anche riferendosi a ...
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Geova
Gèova. – Adattamento fonetico e grafico di Iehova (o Iehovah o Iehouah), forma molto diffusa nella cultura ital. e europea, a partire dal 16o sec., del nome del dio ebraico, Yĕhōwāh, lettura vocalizzata [...] decenni del sec. 19o negli Stati Uniti d’America, oggi molto diffusa nel mondo, e anche in Italia; essa basa norme e scelte di vita sull'interpretazione delle Sacre Scritture, affermando inoltre l’imminente avvento del regno di Cristo sulla Terra. ...
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improperio
impropèrio s. m. [dal lat. tardo improperium, der. di improperare: v. la voce prec.]. – 1. Propr., rimprovero; in questa accezione, è usato soltanto nel linguaggio eccles., al plur., gli improperî [...] al popolo ebraico, infedele, contrapponendo i benefici fatti da Dio al suo popolo alle sofferenze inflitte al Cristo nella Passione. 2. Parola gravemente ingiuriosa, insulto, villania: coprire, caricare di improperî; una lettera piena di improperî ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati a perpetuare il kérygma primitivo...