cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda [...] l’olfatto, e sono dotati di grande memoria associativa. Per il cane lupo, v. lupo. 2. a. Usi fig.: c. grosso, persona potente o che ’l sepolcro di Cristo è in man di cani (Petrarca); e c. rinnegato era il cristiano apostata dalla sua religione ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore [...] cristiano (e perciò rivolto talora ad animali o a cose inanimate, in quanto considerate creature di Dio, come fu proprio dello spirito nella locuz. frati gaudenti, ai cavalieri della B. V. Maria Gloriosa (v. gaudente, n. 1 b). 3. Specie di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ., girare mezzo m., girare il m. in lungo e in largo, viaggiare molto (v. anche giramondo); un angolo di m., un punto della Terra, spec. remoto; in , sociale, economica: il m. greco-romano; il m. cristiano; il m. pagano; il m. civile; il m. latino ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] Con riferimento alla croce (detta anche, talvolta, il s. di Cristo, spec. con riferimento ai crociati e alle crociate), la frase aveva la testa a segno. 6. a. Bersaglio: tiro a s. (v. tiro2, n. 2 a); colpire, cogliere, dare nel segno, spec. in ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] ha una conoscenza p. dell’argomento; una macchina p.; delitto p., v. delitto. b. Detto di ciò che è fatto nel migliore dei modi delle virtù che costituiscono il patrimonio dell’insegnamento cristiano, tendendo con tutto il proprio essere alla ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] o di Cristo o di Dio, tutti i cristiani; il p. musulmano; il p. ebreo; voce di p. voce di Dio (v. vox populi vox dei). 5. a. Sempre con valore generico, quantità di gente, moltitudine, folla: strade piene di p.; passare tra due ali di p.; un ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] ., quelli facenti parte di tale stadio. Nella teoria del canto liturgico cristiano, nota f., la nota intorno alla quale gravita e sulla quale In questo senso si usa anche il superl. finalissima (v. la voce). Analogam., si parla di finale in qualsiasi ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] servire, le quali esprimono l’incompatibilità, per il cristiano, fra il servizio di Dio e la ricerca delle pallavolo (per calco dell’ingl. to serve), eseguire il servizio (v.), fare l’azione di attacco consistente nel lanciare o battere per primo ...
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matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà [...] l’atto sessuale; m. rato e consumato, m. rato e non consumato (v. rato); impedimenti al m.; promessa di m.; scioglimento, annullamento di m.; un sposi stessi; il m. romano, germanico, cristiano, cattolico, quando se ne vogliano rilevare le diverse ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] di canto; bel c., canto caratterizzato da perfetta educazione della voce: v. bel canto. c. Componimento musicale per voci (sole o accompagnate da ; c. fratto, la versione del canto liturgico cristiano secondo la ritmica misurata in uso nei sec. 17 ...
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Figlio (Flensburg 1646 - Kristiansborg 1699) di Federico III, gli succedette nel 1670. Non riuscì ad attuare le idee autocratiche del padre (creò tuttavia una nuova nobiltà di corte, al modo francese). Suo ministro onnipossente fino al 1676...
Nato nel 1577, succedette a suo padre, Federico II, nel 1588. La reggenza fu affidata a quattro senatori. Assunta poi nel 1596 la direzione del governo mirò a conquistare al suo paese una grande influenza tra i principi protestanti dell'Impero;...