sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. [...] Accordo o fusione di dottrine di origine diversa, sia nella sfera delle credenze religiose sia in quella delle concezioni filosofiche. Più particolarm., nella storia delle religioni, fusione di motivi ...
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plasmabile
plasmàbile agg. [der. di plasmare]. – Che si può plasmare, che si lascia plasmare: creta p.; materiali p.; in senso fig., che si può formare, educare e sim.: indole, carattere facilmente plasmabile. ...
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labirinto
(meno com. laberinto) s. m. [dal lat. labyrinthus, gr. λαβύρινϑος, voce di origine preellenica]. – 1. Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa [...] , corridoi, gallerie, da rendere assai difficile l’orientamento e quindi l’uscita a chi vi fosse entrato: il l. di Creta, quello costruito, secondo il mito, da Dedalo per il Minotauro, il mostruoso figlio di Minosse. 2. a. Per estens., qualsiasi ...
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plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè [...] di lavorare e manipolare una sostanza plastica (creta, argilla, cera, stucco, cartapesta, plastilina e sim.) allo scopo di darle una determinata forma, sia come attività artistica fine a sé stessa, sia come tecnica preparatoria alla scultura ( ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] ). Come sost., in denominazioni specifiche: il Veglio (o il Vecchio) della Montagna, v. vecchio, n. 6; il Veglio di Creta, la statua del «gran veglio» racchiusa nell’interno del monte Ida, che Dante descrive nel canto XIV dell’Inferno, ispirandosi al ...
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plasticare
v. tr. [der. di plastico1] (io plàstico, tu plàstichi, ecc.). – 1. non com. Formare, modellare statue di creta, stucco, cartapesta e sim. 2. Sinon. di plastificare, soprattutto con riferimento [...] a superfici ricoperte di materia plastica. ◆ Part. pass. plasticato, frequente come agg.: libro, quaderno con copertina plasticata ...
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plasticatore
plasticatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo plasticator -oris, der. di plastĭcus: v. plastico1], non com. – Chi esercita l’arte plastica, modellando figure di creta, stucco, cartapesta, [...] ecc ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] che col tempo si siano prosciugate o che siano state sottoposte a essiccazione (contrapp. a fresco): colla s.; vernice ormai s.; creta s.; pane s., ormai vecchio e quindi duro; pasticceria s., senza ripieno di crema, cioccolata, o panna; una crosta s ...
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lavorare
v. intr. e tr. [lat. labōrare, der. di labor -oris «fatica, lavoro»] (io lavóro, ecc.; aus. avere). – 1. intr. a. Operare, impiegando le risorse fisiche o mentali, nell’esercizio di un mestiere, [...] a lavorare. 4. tr. a. Operare su una determinata materia per ridurla alla forma voluta: l. il ferro, il legname, la creta; l. il metallo a caldo, a freddo; materiali lavorati in drappi, cappelli, calze e altrettali manifatture (Genovesi); sim., l. la ...
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lazzeruolo
lażżeruòlo (o lażżeròlo; meno com. lażżaruòlo o lażżaròlo; anche ażeruòlo, ażżeruòlo, ażżaruòlo) s. m. [dallo spagn. acerolo, che è dall’arabo az-zu῾rūr]. – In botanica, albero della famiglia [...] , profumati, in corimbi, frutti simili a piccole mele con polpa pastosa, fine, gustosa; è originario dell’isola di Creta, inselvatichito in Europa, scarsamente coltivato per i frutti, che si consumano freschi o servono per marmellate e gelatine. ...
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(gr. Κρήτη) Isola greca del Mediterraneo orientale (8336 km2 con 606.274 ab. nel 2008), a S-SE del Peloponneso, che si allunga da E a O per oltre 260 km. In gran parte di origine mesozoica, è prevalentemente montuosa. Lungo una fascia centrale...
Calcare bianco tenero, polverulento, a nuclei selciosi. Esso risulta di detriti calcari, in prevalenza d'organismi svariati, specialmente costieri, con abbondanza di foraminiferi (globigerine, lagene, rotalie, miliolidi); già a torto ritenuto...