basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] c’è in un luogo; per colpo b., in senso proprio e fig., v. colpo. c. Volto alla terra: tenere gli occhi b., la fronte bassa b. Impero (il periodo della decadenza, all’incirca da Costantino alla caduta dell’Impero romano d’Occidente); b. medioevo (all ...
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comitatus
s. m., lat. [der. di comitari «accompagnare»; nel 2° sign., direttamente da comes -mĭtis: v. conte] (pl. -us). – 1. Séguito, accompagnamento. Cesare e Tacito così chiamano il séguito di giovani [...] di reciproca fedeltà, che accompagnavano un capo nelle sue imprese di pace e di guerra. Dall’età di Costantino, il comitatus divenne soprattutto privilegio del sovrano. 2. Nel lat. mediev., circoscrizione territoriale governata dal comes o conte ...
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greco-romano
grèco-romano agg. – Che si riferisce ai Greci e ai Romani: periodo g.-r., il periodo della storia, dell’arte, della letteratura greca in cui la Grecia fa parte dell’Impero romano (dal 30 [...] a. C. all’età di Costantino o a quella di Giustiniano); diritto g.-r., il diritto bizantino, in quanto rappresenta uno sviluppo -romana, la religione pagana del popolo greco e di quello romano. Per la cosiddetta lotta greco-romana, v. lotta, n. 1 a. ...
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preposito
prepòṡito s. m. [dal lat. praeposĭtus, uso sostantivato del part. pass. di praeponĕre: v. preporre]. – 1. Nell’antica Roma, in età imperiale, il rappresentante di un potere superiore, a capo [...] di una collettività o di uno speciale servizio. Dopo Costantino, titolo attribuito a capi servizio della casa imperiale di grado elevato. 2. a. Nell’uso odierno, nell’ordinamento ecclesiastico, titolo generico del superiore delle congregazioni dei ...
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centista
s. m. e f. Chi supera l’esame di Stato con la votazione di cento centesimi. ◆ Sono quattro all’Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice di Bronte (diretto dal preside prof. Salvatore Toscano) [...] voti gli esami di Stato. Sono Oriana Costantino, Antonella Ciraldo e Graziella Galati Pricchia del (Raffaello Masci, Stampa, 27 luglio 2007, p. 8, Cronache Italiane).
Derivato dal s. m. inv. cento con l’aggiunta del suffisso -ista.
V. anche centino. ...
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vigesima
vigèṡima s. f. [dal lat. vigesĭma (pars) «la ventesima (parte)»: v. vigesimo]. – Imposta del cinque per cento su successioni e legati di ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) introdotta [...] da Augusto nel 6 d. C., il cui gettito era devoluto all’erario militare; alzata da Caracalla (212) al dieci per cento, fu poi soppressa da Costantino. ...
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meta1
mèta1 s. f. [dal lat. mēta, nome generico di qualsiasi oggetto di forma conica o piramidale, quindi mucchio di fieno e in partic. la colonnetta del circo (da cui si sviluppa il sign. fig. di «termine» [...] da Domiziano, nel 96 d. C., di fronte all’arco di Costantino, poi demolita all’inizio del Novecento; e la m. di Romolo, possono intendere anche in senso proprio. Per la frase prov. nudi alla m., v. nudo, n. 3 a. c. ant. Limite, nella frase porre meta ...
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domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione [...] albis» (o d. bianca), la prima domenica dopo Pasqua (v. in albis). ◆ Il nome di domenica, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή (ἡμέρα), fu introdotto da Costantino in sostituzione della più antica denominazione solis dies «giorno del ...
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trasferire
v. tr. [dal lat. transferre, comp. di trans- «trans-» e ferre «portare»] (io trasferisco, tu trasferisci, ecc.). – 1. Trasportare o spostare da un luogo a un altro, in senso proprio quasi [...] trasferito in un liceo nel capoluogo; il dentista ha trasferito lo studio e l’abitazione da via Nazionale a Corso Garibaldi; Costantino trasferì la sede dell’impero da Roma a Bisanzio. Frequente l’uso rifl., o intr. pron., nel sign. di cambiare ...
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dotare
v. tr. [lat. dōtare, der. di dos dotis «dote»] (io dòto, ecc.). – 1. Fornire di dote, assegnare una dote: d. una ragazza povera; nelle ristrettezze del dopoguerra, dotò la figlia di parecchi milioni [...] una dotazione, assegnare beni a una comunità, a un istituto e sim.: dotò il collegio di una ricca rendita; d. un ospizio; Costantino imperadore che dotò la Chiesa (G. Villani). 2. estens. Provvedere di cose utili o di doti fisiche o spirituali: d. un ...
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Figlio (718-775) di Leone III Isaurico, fu dal padre associato al trono nel 720 e gli successe nel 741. Iconoclasta ancora più deciso del padre, dopo aver domato la rivolta degli iconoduli (742), nel 753 dal concilio di Hierìa fece proclamare...