tipico1
tìpico1 agg. [dal lat. tardo typĭcus (gr. τυπικός), der. di typus «tipo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che corrisponde al tipo, che può assumersi come tipo: caratteri t., i caratteri che per essere [...] esempio t., e sim. b. Più genericam., che è caratteristico, proprio: i costumi t. di una regione; usanze t. dei paesi di montagna; vini t., che corrispondono in modo costante ai caratteri della regione di provenienza; prodotti t., piatto t., cucina t ...
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cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo [...] negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque di Santa Lucia: "Qui per vincere ci vuole cazzimma, i napoletani sanno cosa vuol dire...". La tirerà fuori contro il ...
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fomo
(FOMO) Sigla dell'ingl. Fear of missing out ('paura di rimanere escluso'), che si riferisce alla sensazione d'ansia provata da chi teme di essere privato di qualcosa di importante se non manifesta [...] sei da solo) e non riesci a fare a meno di ritwittare quello che scrivono i tuoi amici? Ma soprattutto: non resisti alla tentazione di sbirciare costantemente quello che scrivono o fanno? Bene, il "quadro clinico" è completo: soffri di fomo, ovvero ...
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femmicidio
(o femicidio) s. m. Omicidio di donne da parte di uomini, in particolare come conseguenza di mentalità e comportamenti di stampo sessista; femminicidio. ◆ «I dati di Eures-Ansa si focalizzano [...] . Va a questo punto precisato che in tutti gli Stati - tranne i Paesi Bassi - la metà o più dei "femicidi" avviene a opera partner. Il femmicidio, nel nostro Paese, è ormai in crescita costante: se nel 2005 morivano 84 donne per mano violenta e motivi ...
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urban farmer
loc. s.le m. e f. Persona che lavora alla coltivazione di aree inserite all'interno del tessuto urbano. ◆ La produzione agricola, con tecniche di elevata qualità ecologica, può avvantaggiarsi [...] , a quelle dirette ai negozi cittadini e alle forme di consumo organizzato come i gruppi di acquisto. In questo nuovo panorama, gli urban farmer stanno sperimentando una costante crescita: tra il 2012 e il 2013 sono aumentati del 9% passando da ...
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cucina fantasma
loc. s.le f. Laboratorio attrezzato a cucina professionale, con personale che prepara e confeziona per i clienti pasti da andare a ritirare o viceversa ricevere a domicilio; ghost kitchen. [...] ♦ È un settore in grande e costante crescita, tanto che ormai esistono ristoranti e fast food che in alcuni quartieri di alcune città fanno e alla vendita diretta ai clienti – e a tutti i costi collegati – per puntare solo sulla vendita online di ...
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silver economy
(Silver Economy) 1. loc. s.le f. inv. L'economia costruita sulle risorse accantonate o possedute dalla fascia di popolazione anziana (con i capelli bianchi, cioè color argento), che, per [...] consistenza ed estensione, costituisce un mercato in costante espansione. 2. Scorciato in silver è usato come agg. sempre 250mila euro, percentuale che resta superiore al 30% per le famiglie i cui componenti hanno da 65 anni in su. Un dato su tutti ...
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passina
s. f. [der. di passare]. – 1. Nelle costruzioni edilizie, l’interasse costante di travi parallele di un solaio o di un tetto. 2. Operaia di una tessitura che, in coppia con un’altra, dispone [...] a mano i fili di catena, nella rimessa e nel pettine, direttamente sul telaio o fuori. ...
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legale
agg. e s. m. e f. [dal lat. legalis, der. di lex legis «legge»]. – 1. agg. a. Di legge, della legge, che concerne la legge: studî l., scienze l. (più com. giuridiche); una questione l.; discussione, [...] prove l., quelle che hanno un valore inalterabile e costante, indipendente dalla valutazione del giudice; mezzi l., di «mezzi, strumenti» in genere), i procedimenti che la legge consente per tutelare e far valere i proprî diritti; vie l., le vie che ...
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legamento
legaménto (ant. ligaménto) s. m. [dal lat. ligamentum, der. di ligare «legare»]. – 1. L’atto di legare, di unire; unione, connessione; concr., ciò che serve a legare, a tenere unito. Con accezioni [...] che prende origine dall’incontro di due foglietti peritoneali i quali, dopo aver ricoperto le rispettive pareti anteriore contatto delle due lame caratterizzato da una pressione graduale e costante di un ferro sull’altro, durante una gara schermistica ...
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Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...