birrofilo
s. m. e agg. (scherz.) Amante della birra; che esalta il consumo di birra. ◆ E per i birrofili? Due buone proposte, la Iguazu e la più popolare Quilmes, presenza costante in tutti i locali [...] vino nello stato più popoloso d’Europa: nel 2003 si viaggia sui 24,6 litri di vino a tedesco. I rossi con il 51% superano i bianchi al 41%, mentre nella galassia delle bevande alcoliche il vino sta conquistando spazio nella «birrofila» Germania: dal ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; [...] compiuta espressione; il c. dei proprî pensieri, l’oggetto fisso, costante, a cui essi sono rivolti, o anche il fine a cui generico sistema ottico centrato, lo stesso che nodi del sistema: se i due nodi coincidono in un punto, questo è il c. ottico ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] quale la temperatura si può ritenere sensibilmente costante, da quella più profonda nella quale la , in modo da formare una specie di tortino molto sottile ben rosolato da entrambi i lati. 5. fig. a. Rapido passaggio da una posizione a un’altra, ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] della libertà del condannato. Per le case di l., v. casa (n. 2); per i campi di l., v. campo (n. 3 c). h. Locuzioni (con lavoro al sing avviene lungo una retta e la forza si mantiene costante in direzione e intensità durante lo spostamento, il lavoro ...
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liquido
lìquido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. liquĭdus, der. di liquere «essere liquido»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio scient., in contrapp. a solido e aeriforme, detto di un particolare stato di aggregazione [...] seppure non nulla, si mantenga costante, il liquido è detto l. newtoniano, mentre i l. non newtoniani si possono che scorre e penetra agevolmente; il canarino cantava nella sua gabbia variando i suoi modi con una voce l. e forte (D’Annunzio), che ...
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tintura
s. f. [lat. tinctura, der. di tingĕre «tingere», part. pass. tinctus]. – 1. a. L’operazione di tingere, di dare un colore diverso, con coloranti che penetrano a fondo e uniformemente, a materiali [...] shampoo). 3. Nella tecnica farmaceutica, preparato liquido contenente in poco volume i principî attivi di una sensibile quantità di sostanze medicamentose in percentuale costante (20%, per gli stupefacenti 10%) e in forma facilmente assimilabile dall ...
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mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con [...] opposizioni e negazioni (metodo apofatico); in essa è costante un impegno ad approfondire le verità rivelate attraverso la spesso sinon. di allegoria, esso è sempre in rapporto con i misteri e i sacramenti di cui è tessuta la storia sacra e trova la ...
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tipico1
tìpico1 agg. [dal lat. tardo typĭcus (gr. τυπικός), der. di typus «tipo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che corrisponde al tipo, che può assumersi come tipo: caratteri t., i caratteri che per essere [...] esempio t., e sim. b. Più genericam., che è caratteristico, proprio: i costumi t. di una regione; usanze t. dei paesi di montagna; vini t., che corrispondono in modo costante ai caratteri della regione di provenienza; prodotti t., piatto t., cucina t ...
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cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo [...] negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque di Santa Lucia: "Qui per vincere ci vuole cazzimma, i napoletani sanno cosa vuol dire...". La tirerà fuori contro il ...
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fomo
(FOMO) Sigla dell'ingl. Fear of missing out ('paura di rimanere escluso'), che si riferisce alla sensazione d'ansia provata da chi teme di essere privato di qualcosa di importante se non manifesta [...] sei da solo) e non riesci a fare a meno di ritwittare quello che scrivono i tuoi amici? Ma soprattutto: non resisti alla tentazione di sbirciare costantemente quello che scrivono o fanno? Bene, il "quadro clinico" è completo: soffri di fomo, ovvero ...
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Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...