potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] p.; essere al p. (anche come locuz. aggettivale: gli uomini, i partiti al p., quelli che guidano il governo); vuoto di potere, e temperatura per i combustibili gassosi) nella completa combustione, a pressione costante, riportando i prodotti della ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] per ragioni di natura morale, di opportunità e sim.); il ferito ha ripreso i sensi, ma non è ancora in grado di parlare. b. Con sign. intesi?; alludendo a collettività e all’uso più o meno costante (sia o no unico) di una lingua, di un dialetto ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] ha poco significato). In chimica analitica: portare a p. costante (dove il termine ha il sign. generico di «misura del sport, recinto del p., l’ambiente degli ippodromi in cui si pesano i fantini prima e dopo la gara, detto anche, con termine fr., ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) [...] , quando si individua un asse principale e tutti i piani che passano per esso sono piani di simmetria i soggetti tendono a esercitare un dominio sull’altro, rifiutando di assumere un ruolo subalterno e instaurando così una situazione di costante ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] di ostacolo alla rima) non è rivelata dall’ortografia ordinaria: solo i testi ortofonici distinguono la sorda con la forma di una s comune è simbolo dello svedberg, unità di misura della costante di sedimentazione delle molecole; in termodinamica, è ...
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reggere
règgere v. tr. e intr. [lat. rĕgĕre «guidare, dirigere, governare»] (io règgo, tu règgi, ecc.; pass. rem. rèssi, reggésti, ecc.; part. pass. rètto). – 1. tr. a. Tenere su, sostenere diritto o [...] esame; l’ultimo suo romanzo non regge al confronto con i precedenti. Con diversa costruzione: non poteva più r. dall’ira : speriamo che questo sereno regga per qualche giorno, si mantenga costante. ◆ Part. pres. reggènte (v.), anche come agg. e ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] autore, conoscerne a fondo le opere per lettura diretta. 2. a. Usanza, costume, consuetudine: è p. costante delle biblioteche non concedere in prestito i libri rari; è p. diffusa in molte città festeggiare il santo patrono. b. Serie di atti, dettati ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da [...] a revolver) e da un oculare a distanza costante da essi: l’immagine formata dall’obiettivo viene ulteriormente in cui un sistema di prismi divide in due e convoglia verso i due oculari il fascio di luce proveniente dall’obiettivo consentendo un’ ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] passaggio semantico, canone]. – 1. Modo di svolgersi ordinato e costante che si riscontra nella quasi totalità di alcuni fatti, nel campo quartieri che le compongono, e lo statuto che ne regola i rapporti (carta di regola). 3. Nel plur., regole, ...
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equivalente
equivalènte agg. e s. m. [part. pres. di equivalere]. – 1. agg. Che equivale, che ha valore uguale: un titolo e.; termini, locuzioni equivalenti. Con accezioni partic.: a. In matematica (dove [...] due sistemi di vettori applicati) che hanno uguali i risultanti e uguali i momenti rispetto a un polo (quindi rispetto a integrale trasformazione di energia termica in energia meccanica (è una costante universale e si indica con E o con J); e ...
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Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...