metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] Talora indica più esplicitamente l’ordine, e anche la regolarità costante con cui si procede: lavorare, studiare, operare con m.; tuo m. mi piace poco; soprattutto se abituale in una persona: conosco i suoi m.; è il suo solito metodo. M. di vita, il ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] (diverso da la f. del docente, con cui si indicano invece i compiti, gli obblighi, gli scopi proprî del suo ufficio; e così, due termini, che possono essere entrambi costanti, o entrambi variabili, o uno costante e l’altro variabile. 3. Cerimonia ...
Leggi Tutto
fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] o di uno specchio in cui vanno a convergere i raggi (f. reale) o i prolungamenti dei raggi (f. virtuale) che incidono piano della conica stessa tale che per ogni punto P di questa sia costante il rapporto tra la distanza di P da F e da una retta ...
Leggi Tutto
schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] linea è indicato con un tratto, e s. unifilari se tutti i fili di una stessa linea sono indicati con un unico tratto. In metrica classica, s. metrico (o assol. schema), la successione costante delle brevi, delle lunghe o delle sillabe ancipiti di un ...
Leggi Tutto
individuo
indivìduo agg. e s. m. [dal lat. individuus «indiviso, indivisibile», comp. di in-2 e dividuus «diviso», che traduce il gr. ἄτομος: v. atomo]. – 1. agg., letter. a. Indiviso, che non si può [...] ; un losco individuo. c. Per estens., di cose che abbiano composizione costante o sviluppo unitario: ogni lingua costituisce un i. storico. In fisica, i. cristallino, porzione di materia cristallina fisicamente e chimicamente omogenea, senza forma ...
Leggi Tutto
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, [...] costituivano l’armamento di una nave; anche il luogo dove i cannoni stessi erano collocati. Nelle navi moderne, ponte di ambiente chiuso, convenientemente aerato e mantenuto a temperatura costante, serve per l’allevamento dei pulcini, pollastrelli ...
Leggi Tutto
parallelismo
s. m. [der. dell’agg. parallelo]. – 1. a. In genere, la condizione di rette o piani che siano tra loro paralleli, o la disposizione parallela di due o più oggetti: relazione, condizione [...] di due rette, o di due piani, ecc., affinché le rette, i piani, ecc., siano paralleli. c. In calligrafia e nella stampa, corpo di scrittura; per le scritture inclinate, l’ampiezza costante dell’angolo che gli elementi rettilinei e curvilinei delle ...
Leggi Tutto
parallelo
parallèlo (ant. paralèllo) agg. e s. m. [dal lat. parallelus, gr. παράλληλος, comp. di παρά «presso, lungo» e ἄλληλος (usato solo al plur.) «l’un l’altro»]. – 1. agg. a. In geometria, detto [...] punto comune, o di due curve, superfici, ecc., che conservano distanza costante in ogni loro punto: due linee p. fra loro; curve p personaggi romani e greci. Nella critica testuale, luoghi p., i passi che nelle opere di uno stesso autore o anche di ...
Leggi Tutto
senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] , dal significato, più specifico e costante, e altre scuole usano i due termini nel rapporto opposto. In vanità della storia umana che l’aveva colto poco prima in cortile, lo riprese (I. Calvino). 5. Usi estens. e fig., che si sviluppano dalla prec. ...
Leggi Tutto
paramento
paraménto s. m. [der. di parare; nei sign. tecnici del n. 2, dal fr. parement]. – 1. a. P. sacri (o assol. paramenti), le vesti e le insegne indossate dai ministri del culto nelle celebrazioni [...] di dame e cavalieri, i drappi funebri, e talora persino i drappi di cui si coprivano i palafreni. 2. a. Nelle costruzioni civili, ognuna delle superfici laterali di una struttura muraria; nel caso dei comuni muri a spessore costante, ognuna delle due ...
Leggi Tutto
Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...