indefesso
indefèsso agg. [dal lat. indefessus, comp. di in-2 e defessus «stanco», part. pass. di defetisci «stancarsi»]. – Instancabile, infaticabile, assiduo: un lavoratore i.; un i. assertore dell’unità [...] stessa e dell’impegno con cui a questa ci si dedica: un’i. attività; con zelo, con studio indefesso. ◆ Avv. indefessaménte, con impegno assiduo, con zelo costante: dedicarsi indefessamente allo studio, al lavoro; lottare indefessamente per il trionfo ...
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terme
tèrme s. f. pl. [dal lat. thermae, plur., dal gr. ϑερμαί (πηγαί) «(sorgenti) calde»]. – 1. Stabilimento annesso a una sorgente termale, per lo sfruttamento di essa a scopo idroterapico: le t. di [...] riscaldata tramite il pavimento ad ipocausto, fornita di vasca per i bagni caldi e isolata da pareti con camere d’aria, il tepidario, un ambiente a temperatura media costante, che serviva a evitare il cambiamento troppo brusco di temperatura ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] formale, una variabile, una costante o, più in generale, ogni espressione che denota un elemento della struttura che è descritta da quel linguaggio. b. In aritmetica e in algebra, termini di un’addizione, i suoi addendi, di una moltiplicazione ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] ha la buona reputazione, e di conseguenza il costante desiderio di non demeritarla, nel possesso di quelle d’o., in sale o altri luoghi di spettacolo e di riunione, i posti in cui siedono le autorità e altri personaggi eminenti; dama, damigella ...
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stabilizzare
stabiliżżare v. tr. [der. di stabile, sull’esempio del fr. stabiliser]. – 1. Rendere stabile, dare stabilità, in senso concr. e materiale, soprattutto con riferimento a una struttura, a [...] medicinale, in chimica farmaceutica, in modo che non perda i principî attivi; s. un tessuto, il legname, il In senso estens. e fig., rendere durevole, continuo e costante, tale da non subire cambiamenti o variazioni, spostamenti o modificazioni ...
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stadera
stadèra s. f. [lat. statēra, dal gr. στατήρ (accus. στατῆρα), nome di un peso e di una moneta]. – 1. Tipo di bilancia basato sul principio della leva: un’asta orizzontale (stilo) tarata in chilogrammi [...] equilibrare il peso in esame, mentre il braccio della resistenza rimane costante. 2. S. a ponte (o ponte a bilico), strumento della strada, che fa parte di una grossa bascula, i cui congegni indicatori del peso sono alloggiati in una cabina a ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] che hanno le stesse denominazioni di quelle astronomiche, ma estensione costante, di tre mesi, con inizio il 1° marzo la e sim. (siamo a fine s., l’albergo chiude; a fine s. i costumi da bagno non si vendono più; saldi, sconti di fine s.); s. ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] Talora indica più esplicitamente l’ordine, e anche la regolarità costante con cui si procede: lavorare, studiare, operare con m.; tuo m. mi piace poco; soprattutto se abituale in una persona: conosco i suoi m.; è il suo solito metodo. M. di vita, il ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] (diverso da la f. del docente, con cui si indicano invece i compiti, gli obblighi, gli scopi proprî del suo ufficio; e così, due termini, che possono essere entrambi costanti, o entrambi variabili, o uno costante e l’altro variabile. 3. Cerimonia ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] o di uno specchio in cui vanno a convergere i raggi (f. reale) o i prolungamenti dei raggi (f. virtuale) che incidono piano della conica stessa tale che per ogni punto P di questa sia costante il rapporto tra la distanza di P da F e da una retta ...
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Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...