Fabio Rossi
amore. Finestra di approfondimento
Sfumature dell’amore - Attorno all’a. e all’amare ruota la maggior parte della letteratura, dell’arte, della musica e dello spettacolo contemporanei: non [...] verso il prossimo e quello (considerato negativo) verso le cose, il potere, il denaro e sim. Nel primo per il quale si nutra del trasporto (fisico e psichico). Se ci piace una persona, infine, ciò di solito non implica un particolare coinvolgimento: mi ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] hobby, ora un gioco, pur con le restrizioni già viste. Se un hobby è particolarm. amato, sono disponibili i sinon. intens. . Nievo). Spasso allude talvolta a cose o situazioni molto divertenti ed è spesso usato in esclamazioni del tipo che spasso!, è ...
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grande [lat. grandis]. - ■ agg. 1. a. [di spazio, territorio, superficie, che supera la misura ordinaria: un g. palazzo] ≈ ampio, esteso, largo, lungo, (ant.) magno, spazioso, vasto. ↔ corto, piccolo, [...] oltre all’età, allude spesso all’altezza (sarebbe un bell’uomo, se non fosse così piccolo). Altre volte g. non rimanda a dimensioni splendidamente: per il suo matrimonio ha voluto le fare le cosein grande. Alla g. è anche un modo fam. (soprattutto ...
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evitare [dal lat. evitare, der. di vitare "evitare", col pref. e-] (io èvito, ant. evìto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [tenere lontano qualcosa o qualcuno, anche fig.: e. la compagnia di qualcuno; e. una responsabilità] [...] adatto alle situazioni e alle cose che alle persone: nessuno può sfuggire al proprio destino. In questo caso un altro sinon ed è usato come contr. di provocare, causare, far accadere e sim. Se si riesce a far sì che una cosa negativa non si verifichi, ...
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Fabio Rossi
grande. Finestra di approfondimento
Grande e grosso - G. è tra gli agg. più generici e frequenti in ital. e può riferirsi a tutto ciò che superi la misura ordinaria (senza riferimento a una [...] oltre all’età, allude spesso all’altezza (sarebbe un bell’uomo, se non fosse così piccolo). Altre volte g. non rimanda a dimensioni splendidamente: per il suo matrimonio ha voluto le fare le cosein grande. Alla g. è anche un modo fam. (soprattutto ...
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Fabio Rossi
evitare. Finestra di approfondimento
Modi di evitare - Il concetto di «portarsi lontano da qualcuno o qualcosa di nocivo» può essere espresso da molti termini. Si può evitare un problema, [...] adatto alle situazioni e alle cose che alle persone: nessuno può sfuggire al proprio destino. In questo caso un altro sinon ed è usato come contr. di provocare, causare, far accadere e sim. Se si riesce a far sì che una cosa negativa non si verifichi, ...
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sbaraccare v. tr. [der. di baracca, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbaracco, tu sbaracchi, ecc.), fam. - 1. [togliere di mezzo, riferito a persone, cose e sim., in eccesso: pare che vogliano s. il personale [...] , (fam.) fare saltare, (fam.) tagliare. 2. [assol., lasciare libero un luogo, un ambiente e sim., portando con sé le proprie cose: speriamo che gli inquilini sbaracchino presto] ≈ (fam.) alzare i tacchi, andarsene, (fam.) levare le tende, sgombrare ...
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selva /'selva/ s. f. [lat. silva "bosco"]. - 1. (bot.) [associazione vegetale di alberi spontanei, diffusa generalm. su un'estensione notevole di terreno: s. d'abeti; una s. folta] ≈ bosco, foresta, (lett.) [...] a Samo. 2. (estens., poet.) [grossa pianta fornita di tronco: E non se transformasse in verde s. Per uscirmi di braccia (F. Petrarca)] ≈ albero, (poet.) legno. 3. (fig.) [quantità di cose o persone molto fitta, talora intricata e confusa: una s. di ...
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conoscere /ko'noʃere/ (o cognoscere) [lat. cognoscĕre, der. di (g)noscĕre "conoscere", col pref. con-] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). - ■ [...] se c. è meno com. e allude talora a una conoscenza più approfondita e più diretta: conosci l’inglese?; tu conosci tutte le cose iniziale del rapporto è fare la conoscenza (di), anche se, in determinati contesti (come nell’ultimo es. citato), si ...
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comporre /kom'por:e/ [lat. compōnĕre] (coniug. come porre). - ■ v. tr. 1. a. [mettere insieme, ordinatamente, più cose: c. le idee; c. le parole nel discorso] ≈ combinare, congegnare, congiungere, disporre, [...] montare, ordinare, unire. b. [di più cose o persone, essere le parti che costituiscono l'insieme: l'idrogeno e l'ossigeno compongono . ■ comporsi v. rifl. [riprendere il controllo di sé] ≈ contenersi, dominarsi, frenarsi, moderarsi. ↔ agitarsi, ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...