intrattenere
intrattenére v. tr. [comp. di intra- e tenere, con raddoppiamento della t per analogia con trattenere] (coniug. come tenere). – 1. Trattenere una o più persone facendo o dicendo cose piacevoli, [...] dei nostri comuni interessi, a rievocare vecchi ricordi. 2. Anticam. il verbo significò anche trattenere presso di sé, conservare, mantenere, e in taluna di queste accezioni è ancora oggi usato: i. rapporti, una relazione, un carteggio con qualcuno ...
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scemo1
scémo1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di scemare, propr. part. pass. senza suffisso; ma col sign. 1, semus è già presente nel lat. mediev. (sec. 13°)]. – 1. agg. a. Scemato, non pieno, non intero: [...] privo: Ma Virgilio n’avea lasciati scemi Di sé (Dante); Festi, barbar crudel, del capo lo sc.; ha avuto una certa diffusione, in passato, l’espressione scemo di guerra, C. E. Gadda). Per estens., di cose: parole, frasi, discorsi, atteggiamenti sc., ...
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rimorire
v. intr. [comp. di ri- e morire] (coniug. come morire; aus. essere). – Morire di nuovo, una seconda volta: è morto per la libertà, e se tornasse in vita sarebbe pronto a r. per essa; il digiuno, [...] (Pascoli). ◆ Part. pass. rimòrto, anche come agg.: l’ombre, che parean cose rimorte (Dante), morte una seconda volta, tanto erano pallide e rifinite; in espressioni enfatiche, morto da tempo, morto (o cessato, dimenticato, ecc.) definitivamente ...
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amministrazione
amministrazióne s. f. [dal lat. administratio -onis, der. di administrare «amministrare»]. – 1. a. Atto e ufficio di chi amministra; in senso generico: l’a. dello stato, di un comune; [...] compiono mediante impiego di beni capitale; in senso fig., cose, affari, problemi di ordinaria a., che cui si amministra, sia con riguardo all’attività insé e agli atti inerenti all’ufficio, sia in rapporto ai risultati ottenuti: una buona, una ...
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complicita
complicità s. f. [der. di complice]. – Partecipazione a un’azione criminosa o colpevole, considerata, in diritto penale, una forma di concorso nel reato: è stata dimostrata la sua c. nel delitto; [...] compiuto con la c. di un guardiano della fabbrica. Con senso attenuato, connivenza, aiuto diretto o indiretto in macchinazioni anche scherzose, e sim.: se n’è andata a ballare all’insaputa del fidanzato e con la c. della sorella; anche, perfetta ...
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affacciare
v. tr. e intr. [der. di faccia] (io affàccio, ecc.; aus. essere). – 1. Mettere alla finestra, mostrare o sporgere da un’apertura: affacciarono il bambino al balcone; un gatto che affacciava [...] ’affacciò appena alla riunione e se ne andò; con uso assol.: io questo ciel, che sì benigno Appare in vista, a salutar m’affaccio come agg.: stare affacciato alla finestra; nel linguaggio tecn., di cose messe a faccia a faccia: due dischi affacciati. ...
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ravvicinare
v. tr. [comp. di r- e avvicinare]. – 1. Lo stesso che avvicinare (raram. con valore iterativo o intensivo, avvicinare di nuovo, di più): ravvicinarono le loro sedie e cominciarono a parlare [...] un pezzo che non vanno d’accordo, e non so se riuscirò a ravvicinarli. Più com. al rifl., avviarsi buone relazioni. 3. Con riferimento a cose, fatti o situazioni materiali o anche della fantascienza, i diversi modi in cui si crede possano realizzarsi ...
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opporre
oppórre (ant. oppónere) v. tr. [dal lat. opponĕre, comp. di ob- e ponĕre «porre», rifatto secondo porre] (io oppóngo, tu oppóni, ecc.; coniug. come porre). – 1. Porre contro, per impedire, per [...] o. un argine alla furia delle acque. Più frequente in senso fig., di cose non materiali e con l’idea piuttosto del «contrario» disegni; intendo oppormi con tutte le mie forze a questo sopruso; se per voi va bene così, non mi oppongo; opporsi a un ...
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stampo
s. m. [der. di stampare]. – 1. a. Nome di varî arnesi adoperati per imprimere o riprodurre su una superficie disegni, numeri, lettere, fregi, o da usare come guida per ritagliare un foglio, un [...] lo s.); se ne è perso lo s., di cose o anche di persone che ormai non si trovano più: di galantuomini come lui ormai se ne è perso passare i chiodi che fissano il ferro allo zoccolo. 5. In genetica, la singola elica di DNA che serve a specificare la ...
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tempesta
tempèsta s. f. [lat. tempĕstas (-atis) «epoca, tempo; burrasca», der. di tempus «tempo»]. – 1. a. Violenta perturbazione atmosferica, di varia estensione e durata, caratterizzata da vento fortissimo, [...] dalla t.; Io venni in loco d’ogne luce muto, Che mugghia come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto avvicina, si sta avvicinando; in casa c’è aria di tempesta. b. Grande quantità, fitta serie, di cose spiacevoli o noiose: una t ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...