esterno
estèrno agg. e s. m. [dal lat. externus, der. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o appare di fuori: le parti e. della carrozzeria; parete, facciata e.; si accede al piano [...] filos., detto di ciò che si presuppone esistente, indipendentemente dalla conoscenza che se ne può avere (in antitesi a interno o interiore): mondo e., l’insieme delle cose che sono oggetto della percezione, o che sono pensate come oggetti di una ...
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assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; [...] denominazione più comune), utilizzabile in uno stato diverso da quello di emissione, pagabile solo se munito, all’atto essere pagata dal destinatario per ottenere la disponibilità delle cose trasportate: spedire, spedizione contro a.; gravare di ...
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spiritare
v. intr. [der. di spirito] (io spìrito, ecc.; non usato nei tempi comp.), non com. – Essere invasato da uno spirito maligno, dal demonio. In senso fig., essere in preda a una forte emozione [...] o a un profondo turbamento, essere fuori di sé, agitarsi: queste sono cose che mi fanno s.; spiritò alla proposta di don Pietro di far da testimonio nelle nozze (Pirandello). ◆ Part. pass. spiritato, anche come s. m. e agg. (v.). ...
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polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella [...] al plur., con riferimento a cose, concetti opposti, a posizioni o situazioni antitetiche: i p. del bene e del male; in fatto di idee politiche, io , organismo scolastico che riunisce insé diversi istituti. 5. In matematica e nelle sue applicazioni ...
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distaccare
v. tr. [prob. der. di staccare, per sostituzione del pref. dis-1 a s-; nel sign. 2 b, per influenza del fr. détacher] (io distacco, tu distacchi, ecc.). – 1. Disgiungere o rimuovere un oggetto [...] a. Nel linguaggio sport., lasciare dietro a sé gli avversarî in un corsa ciclistica, automobilistica, ecc. Con senso merito: per diligenza si distacca da tutti i suoi compagni; anche di cose, con riguardo al valore, al pregio: un libro che, per lo ...
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inchinare
v. tr. e intr. [lat. inclīnare, comp. di in-1 e clinare «chinare, piegare»]. – 1. tr. Chinare, abbassare: Ratto inchinai la fronte vergognosa (Petrarca). In usi fig. (letter.): i. l’orecchio, [...] lievi calzari il guardo volgi (Parini); anche con riferimento a cose: la torre Quasi spinta inchinossi, aprissi e cadde (Caro). In partic., piegarsi, curvare la persona davanti a qualcuno in atto di ossequio: s’inchinò leggermente davanti a lui; non ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] o grana padano che ha almeno due anni di stagionatura (se più, stravecchio); legno v., legno stagionato. Di oggetti, cominciano a invecchiare: non vuole accorgersi che è vecchietto; di cose, in tono spreg.: un paio di scarpe un po’ vecchiette; ...
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cupidita
cupidità s. f. [dal lat. cupidĭtas -atis, der. di cupĭdus «cupido»], letter. – Desiderio intenso o sfrenato, bramosia: c. di onori, di dominio, di potere, di gloria, ecc. Non ha necessariamente [...] senso negativo, se non quando sia usato assol.: Benigna volontade in che si liqua Sempre l’amor che drittamente spira, Come c. fa ne la iniqua (Dante); anche (ma raro) al plur.: in loro [nei Romani] più valse l’amore delle publice cose che delle ...
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solere
solére v. tr. e intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito). [...] l’uomo è la misura di tutte le cose; delle fiere che nelle selve sogliono abitare ). Con l’infinito dipendente sottinteso: Segando se ne va l’antica prora De l’acqua valore di imperfetto: io ardo come foco in la fornace, Membrando quel che da lei aver ...
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rintracciare
v. tr. [der. di traccia, col pref. rin-] (io rintràccio, ecc.). – Seguire la traccia per ritrovare persone, animali, cose: furono sciolti i cani per r. la volpe. Più com., ritrovare cercando [...] e frugando: la polizia non è ancora riuscita a r. l’evaso; finalmente rintracciò la lettera in un cassetto; in senso fig., di notizie, ricordi: guarda se riesci a r. nel giornale quell’offerta di lavoro; r. l’origine di una tradizione; di citazioni, ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...