naufragio
naufràgio s. m. [dal lat. naufragium, comp. di navis «nave» e tema di frangĕre «rompere»]. – 1. Sommersione o perdita totale di una nave per grave avaria del suo scafo, dovuta all’azione degli [...] o altra causa di forza maggiore (se conseguente ad azione bellica, si parla e non più vigente, di occupazione sulle cose dei naufraghi. Per analogia, è detto filos., termine con cui talora si rende in italiano il ted. Scheitern (tradotto anche con ...
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importuno
agg. [dal lat. importunus, tratto da opportunus con sostituzione del pref. in-2 a ob-]. – Di persona, che dà noia, che reca molestia, disturbo, soprattutto con la sua insistenza nel chiedere, [...] con tutte quelle sue domande; verrei io stesso se non temessi d’essere i.; un visitatore, un lei è un bell’importuno! Per estens., delle cose stesse, degli atti che recano molestia: domande, ◆ Avv. importunaménte, in modo importuno: intromettersi ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] eran sofferti (Dante). b. Sopportare, tollerare, riferito a persone e a cose: sentiva e vedeva la presenzia di Cristo, con moltitudine d’angeli, , le umiliazioni sofferte; se ripenso al caldo sofferto l’anno scorso in città!; letter., sopportato, ...
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cetera
cètera. – Forma usata anticam., preceduta dalla cong. e (e cetera), per eccetera. Anche come s. f., discorso oscuro, confuso (prob. con allusione ai molti et cetera nelle formule notarili); e [...] al plur., chiacchiere inutili, discorsi noiosi o spiacevoli, lunghe discussioni, spec. nella frase entrare in cetere: facciamo per tua fé le cose d’accordo, che se noi entriamo in cetere, noi saremo la favola del popolo (Machiavelli). ...
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coalizionale
agg. Che esprime l’appartenenza a una stessa coalizione politica. ◆ Massimo D’Alema ha sintetizzato la questione con una formula politologica: «Nel 2001 furono loro la vera “forza coalizionale”, [...] il coinvolgimento dei radicali nel centrosinistra. […] Anche in una logica proporzionale balorda come quella della nuova --. La Dc aveva cura dei suoi alleati. Quando se li dimenticava le cose andavano male…». (Romina Velchi, Liberazione, 5 dicembre ...
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accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per [...] medico; se non sai la strada, ti ci accompagno io; ti accompagnerà in città; si faceva a. da due uomini di fiducia; in partic., ultimo rigo, fino al punto (Valeria Parrella). Con riferimento a cose: a. la porta, seguirla con la mano nel chiuderla, ...
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insaccare
v. tr. [der. di sacco, col pref. in-1] (io insacco, tu insacchi, ecc.). – 1. Mettere nel sacco o nei sacchi: i. il grano, la farina, il cemento, ecc. Fig., poet.: la dolente ripa Che ’l mal [...] insacca (Dante), la cavità infernale che accoglie e contiene insé tutti i peccatori dell’universo. 2. estens. a. Ammassare persone o cosein uno spazio stretto: insaccarono i prigionieri in pochi carri bestiame e li trasportarono in un campo di ...
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irruzione
irruzióne s. f. [dal lat. irruptio -onis, der. di irrumpĕre «irrompere», part. pass. irruptus]. – Movimento impetuoso di persone o di cose che entrano o s’abbattono con violenza in un luogo: [...] : gl’insorti fecero i. nel palazzo del governatore; i banditi hanno fatto i. nella banca; la polizia ha fatto i. in una bisca clandestina; talora, senza intenzione ostile, e detto anche di persona singola: appena aperte le porte, le maschere fecero i ...
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insensato
agg. [dal lat. tardo insensatus, comp. di in-2 e sensatus «sensato»]. – 1. a. Di persona che opera senza senno o con poco senno, che per abito mentale o per influenza di fatti esterni non è [...] capace di valutare le cose nella loro gravità o importanza, e agisce perciò in modo irragionevole, o imprudente, o contrario al buon senso, col pericolo talora di danneggiare sé (anche moralmente) o altri: era reso i. dalla passione, dal furore, ...
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qualche
(ant. 'qual che') agg. indef. [comp. di quale e che2], invar. (radd. sint.). – Non ha mai funzione di pron. (nella quale è sostituito da qualcuno), si usa molto raram. al plur., e si trova sempre [...] Con valore più partic., quantità indefinita, ma per lo più piccola, di cose o persone: per q. ora, per q. giorno, per alcune ore farmi leggere?; se capita in negozio q. avventore, chiamami; nutro ancora q. speranza di riuscire; in alcune espressioni è ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...