logistica
logìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. logistico, sottint. arte; cfr. il gr. λογιστική (sottint. τέχνη) «arte del computare»]. – 1. Per i pitagorici, la semplice pratica delle operazioni [...] aritmetica designa entrambe le cose, mentre logistica è sinon., anche se usato raramente, di logica matematica. 2. a. Sezione dell’arte militare che provvede a garantire l’efficienza di tutto l’apparato bellico, organizzando in ...
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affermare
v. tr. [dal lat. affirmare, comp. di ad- e firmare «fermare»] (io afférmo, ecc.). – 1. Dichiarare apertamente, dare per certo: a. la propria innocenza; affermò di essere lui il responsabile; [...] di una scelta sbagliata; assol., dire di sì, confermare: gli chiesi se era stato lui, ed egli affermò. 2. letter. Sostenere, anche come giurista; affermarsi nel proprio settore, e sim. In una competizione (politica, sportiva, ecc.), conseguire un buon ...
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logistico
logìstico agg. [dal lat. tardo logistĭcus, gr. λογιστικός «che riguarda il calcolo», der. di λογίζομαι «calcolare, computare»; v. logista] (pl. m. -ci). – 1. Propr., che concerne il calcolo [...] una giornata di marcia, relativa, se riferita a un periodo di tempo maggiore o minore di una giornata. Per estens., e di solito con sfumature scherz., relativo alla sistemazione, definitiva o provvisoria, di cose o persone in un ambiente: gli ospiti ...
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battezzare
batteżżare v. tr. [lat. eccles. baptizare, dal gr. βαπτίζω propr. «immergere»] (io battéżżo, ecc.). – 1. a. Somministrare il sacramento del battesimo: I0 ti battezzo nel nome del Padre, ecc. [...] ., scherz. Essere stato battezzato di domenica, essere uno sciocco (perché il sale la domenica non si vendeva): se io non m’inganno, voi foste battezzato in domenica (Boccaccio). 2. fig. a. Dare il nome per mezzo del battesimo, e per estens. chiamare ...
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furto
s. m. [dal lat. furtum, der. di fur «ladro»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., l’atto e il fatto d’impossessarsi di cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per [...] sé o per altri: commettere, consumare, perpetrare un f.; f. di gioielli, di bestiame , aggravato dall’uso di violenza sulle cose; f. d’uso, commesso al : ma questo è un f. legalizzato! c. In senso concr., la cosa rubata: nascondere, restituire il ...
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invano
(non com. 'in vano') avv. [lat. tardo in vanum (dall’agg. vanus «vano, vuoto, inutile»), diffuso soprattutto attraverso il primo comandamento: Non assumes nomen Domini Dei tui in vanum (Esodo [...] .), essere i., riuscire inutile, non avere effetto: mise in opera ogni mezzo per convincerlo, ma tutto fu i.; Che se la strada lor non fosse torta, Molta virtù nel ciel sarebbe in vano (Dante), se il cerchio zodiacale non fosse obliquo, rispetto all ...
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svegliare
v. tr. [dal provenz. ant. esvelhar, fr. ant. esveillier, che è il lat. pop. *exvigilare per il class. evigilare, comp. di e(x)- e vigilare «vegliare»] (io svéglio, ecc.). – 1. Scuotere dal [...] con la bocca aperta, se il cardinale non l’avesse nell’uso letter. anche con riferimento a cose diverse da sensazioni o sentimenti: Giove Contro raggirare, ma non ti sveglierai mai?; si svegliarono in lui gli istinti più bassi; Io mi senti’ svegliar ...
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schiarire
v. tr. e intr. [der. di chiaro, chiarire, col pref. s- (nel sign. 5)] (io schiarisco, tu schiarisci, ecc.). – 1. tr. Rendere chiaro, più chiaro, con riguardo al colore: questo rosso è troppo [...] artificialmente (anche con la particella pron.: se li schiarisce); riferito a liquidi, rendere idee a qualcuno, fargli capire meglio le cose (e analogam., con valore rifl., ’aprirsi e il diradarsi delle nubi. In usi fig.: a quella notizia, vidi ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] , serie di cose, oggetti o enti disposti uno dopo l’altro, in un certo ordine. In partic.: 1. a. In musica, forma del si parla di s. inversa se la successione è 1 – 3 – 2; le tre grandezze sono dette di s. zero se risultano in fase tra loro. Per ...
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sorprendere
sorprèndere v. tr. [comp. di sor- e prendere; nel sign. 2, calco del fr. surprendre] (coniug. come prendere). – 1. a. Raggiungere all’improvviso, cogliere inaspettatamente: la notte ci sorprese [...] leggeva il mio diario; s. in flagrante, con le mani nel sacco, cogliere sul fatto; se lo sorprendo a fumare nella di niente; è inutile che tu ti sorprenda tanto, sono cose che succedono in tutte le famiglie. ◆ Part. pres. sorprendènte, usato quasi ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...