picciolezza
picciolézza s. f. [der. di pìcciolo1]. – Forma letter. per piccolezza, con riferimento alle dimensioni, all’estensione, allo sviluppo, al numero di persone o cose, oppure alla statura, all’età, [...] e in senso fig. alla validità, al valore, all’importanza e sim.; anche, piccineria, meschinità, pochezza: si può errare o per soverchia vanità o per picciolezza d’animo (T. Tasso); o cosa insignificante, inezia: se si dovesse tener conto di simili ...
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valimento
valiménto s. m. [der. di valere], ant. – 1. Valore, di persone o di cose: Se tu m’abbatti per tuo valimento, Ogni cosa sia tuo (Pulci); un turcasso, che nobilemente Lavorato era, di gran valimento [...] (Boccaccio). 2. Tributo annuale imposto nel Regno di Napoli (fine sec. 17°) e diffusosi poi in molte regioni d’Italia. ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, [...] : aprire la s.), distinta in s. testamentaria, se sussiste un testamento valido, s. legittima, se manca un testamento, ed è delle colture, in agraria, sinon. del più com. rotazione. Il susseguirsi di cose o persone, elementi o dati, in un rapporto ...
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dito
s. m. [lat. dĭgĭtus] (plur. f. le dita; plur. m. i diti, se considerati separatamente). – 1. Ciascuno dei segmenti terminali della mano e del piede: nell’uomo sono in numero di cinque per ciascun [...] , offendere o danneggiare sé medesimo; mettere il d. sulla piaga, toccare il punto dolente; non muovere un d. in favore di qualcuno, non accusarlo; si contano sulle d. della mano, di cose o persone in numero assai limitato; avere sulla punta delle d., ...
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sposare
spoṡare v. tr. [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre «promettere (in moglie)», attraverso il part. pass. sponsus] (io spòṡo, ecc.). – 1. a. ant. Promettere in matrimonio: se tu ardentemente [...] segretaria, e ora se ne pente; chi se la sposa, con quel caratteraccio? b. Nel rifl., unirsi in matrimonio: sposarsi per annacquare il vino. Nel rifl. reciproco, sposarsi bene, di cose, accordarsi, armonizzarsi: i piatti di pesce si sposano bene col ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] treni, ecc.), muoversi a bassissima velocità. In contrapp. agli altri esseri viventi o alle cose: l’u. si distingue dalle bestie un u.!; fai l’u. e mantieni ciò che hai promesso; Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte ...
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difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] reputazione, il mio onore. Riferito a cose, anche riparare: questo muro ci difenderà contro l’imputato s’è difeso da sé; difendersi dalle critiche, dalle calunnie difendènte, anche come agg. e sost.; in partic., nel gioco degli scacchi, il giocatore ...
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frode
fròde (ant. fròda) s. f. [lat. fraus fraudis]. – 1. Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui: carpire, ottenere, sottrarre con la f.; commettere f. in danno di qualcuno [...] cose o delle persone nel corso di un procedimento civile, amministrativo o penale, al fine di trarre in inganno il giudice in , e perciò lecita o giustificata in determinati casi; f. cattiva, e quindi peccato, se commessa con l’intenzione di ingannare ...
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fronte
frónte s. f. o m. [lat. frōns frŏntis]. – 1. a. La regione anatomica corrispondente all’osso frontale, compresa tra le sopracciglia e la radice dei capelli: una f. alta, bassa, ampia, spaziosa, [...] davanti di varie cose, quella cioè rivolta verso chi guarda. In partic.: a. Facciata di un edificio: un palazzo con f. porticata. b. In geografia, il precipitazioni diffuse e persistenti; e un f. freddo, se una massa d’aria fredda si incunea sotto una ...
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ondeggiare
v. intr. [der. di onda] (io ondéggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Muoversi a onde, detto della superficie delle acque che si agita; in questo sign., solo nell’uso letter.: i mari, allor che [...] estens., con riferimento a cose, alzarsi e abbassarsi con ritmo alterno, o muoversi in qua e in là oscillando: E le biade desiderî, fra il sì e il no; rivolgendo insé quel che far deggia, In gran tempesta di pensieri ondeggia (T. Tasso). Riferito ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...