liberalita
liberalità (ant. liberalitate e liberalitade) s. f. [dal lat. liberalĭtas -atis]. – 1. L’esser liberale nello spendere, nel donare e sim.; larghezza, generosità: è da tutti benvoluto per la [...] cose temporali (Dante); non ci è cosa che consumi se stessa quanto la l.: la quale mentre che tu usi, perdi la facultà di usarla (Machiavelli). Anche l’atto che si compie con tale generosa disposizione: le sue l. sono state mal compensate. In ...
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ballare
v. intr. [lat. tardo ballare, prob. dal gr. italiota βαλλίζω «tripudiare, ballare»] (aus. avere). – 1. Compiere passi e movimenti secondo determinati ritmi musicali: b. bene, male, a tempo, fuori [...] ; prov., quando manca la gatta (o quando la gatta non è in paese) i topi ballano, quando sono assenti i superiori, i dipendenti Di cose, tentennare, tremare, traballare: questo tavolino balla perché ha una gamba più corta; la casa ballava come se ci ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] c. Con più esplicito valore neutro, in molte frasi in cui significa genericam. «molte cose», «quantità grande» o con altri più Usi partic.: è già m. se riuscirò a convincerlo (avrò fatto abbastanza, dovremmo dirci contenti se ..., e sim.); a dir m ...
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volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] non superiore a 13 cm; è ancora valida se tali pezzi sono colpiti direttamente. e. In fisica, tempo di v. di un corpuscolo . 2. fig. a. In similitudini e metafore, per indicare il rapido elevarsi al di sopra di altre cose: Onde la gloria nostra, ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] sign.: pane, vino a v., quanto se ne vuole; ce n’è a v., in grande abbondanza. b. In diritto, capacità di intendere e di volere, benevola disposizione d’animo verso qualcuno, affetto, benevolenza: queste cose, per la buona volontà ch’io ti porto, mi ...
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prodigio
prodìgio s. m. [dal lat. prodigium, comp. di prod-, pro- «davanti, prima», e *agiom der. di aio «dire» (quindi originariamente «preannuncio») o, secondo altra interpretazione, der. di ago «spingere, [...] che trascende, o sembra trascendere, l’ordine naturale delle cose, interpretato come preannuncio divino di eventi per lo più battaglie nato, et in povertà (Sannazzaro). b. Per estens., nell’uso com., fatto o evento che abbia insé del meraviglioso, ...
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prodigo
pròdigo agg. [dal lat. prodĭgus, der. di prodigĕre, comp. di prod-, pro- «davanti» e agĕre «spingere», quindi propr. «gettare davanti a sé, dissipare»] (pl. m. -ghi). – 1. Che spende o dona senza [...] estens. Che dà senza parsimonia, con generosità e altruismo, riferito a cose non materiali: è sempre p. di aiuti, di consigli, di lodi degli immigrati; eroi p. della loro vita; era rimasta lì, in mezzo a tutti, ... prodiga di parole, di sguardi e di ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] una panchina; s. per terra; s. in grembo a qualcuno; s. in sella, s. in groppa, s. su un ramo con una ’intr. pron. sedersi: sedetevi qui; se permette, mi siedo un momento; si Posarsi, essere posato sopra, detto di cose materiali; per es., sedersi sul ...
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istinto
s. m. [dal lat. instinctus -us, der. di instinguĕre «eccitare»]. – 1. In senso stretto, impulso, tendenza innata che provoca negli animali e nell’uomo comportamenti che consistono in risposte [...] 3. Raro, con il primo sign. ma riferito anche alle cose inanimate: Tutte nature ... si muovono a diversi porti Per lo gran . Questi ne porta il foco inver’ la luna; Questi ne’ cor mortali è permotore; Questi la terra insé stringe e aduna (Dante). ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] Quantità complessiva di cose dello stesso genere (non misurabili nel senso dell’estensione spaziale), spec. in espressioni del sé o parte di un’opera: è un bel v.; un v. di 300 pagine; un v. in ottavo, in quarto, in sedicesimo (v. formato); un v. in ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...