prevalere
prevalére v. intr. [dal lat. praevalere, comp. di prae- «pre-» e valere «essere forte»] (coniug. come valere, anche per le forme ant.; aus. essere e avere). – 1. Avere maggior valore, maggior [...] l’ordine (Botta); avere il sopravvento, riuscire a imporsi su altre cose o persone: il bene della comunità deve p. su ogni altra ... vi mando, supplicandovi umilissimamente a non sdegnarvi sein così picciol momento del valoroso e vertuoso nome ...
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tenebria
tenebrìa s. f. [der. di tenebra], ant. e letter. – Vasto spazio tenebroso; tenebre profonde: Venne una tenebria Per tutta la contrata (Iacopone); son come ciechi, come se il sole faccia tenebria [...] sulle cose, nel cielo, nel tempo (Bacchelli); e in senso fig.: i fumi del ‘punch’ ... circondavano la testa d’una fantastica tenebrìa (De Marchi). ...
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spesso2
spésso2 avv. [uso avverbiale dell’agg. spesso1, sviluppatosi già alle origini della nostra lingua]. – Frequentemente, ripetutamente, molte volte: Quanto in femmina foco d’amor dura, Se l’occhio [...] o ’l tatto spesso non l’accende (Dante); E spesso tremo e spesso impallidisco (Petrarca); lo incontro s.; ci vediamo molto s.; sono cose che accadono s., molto s., troppo s.; è un controllo che va ripetuto s.; al cinema, a causa della mia vista, ci ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate [...] c’è più una l. d’olio nel fiasco. c. Nome di cose che ricordano la forma di una lacrima (per es., la perla di forma che si formano facendo cadere una goccia di vetro fuso in acqua fredda, e che esplodono sese ne spezza la punta. d. Al plur., non com ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] se son r. fioriranno, di promesse o speranze che non si sa ancora in qual misura saranno mantenute (e si aggiunge talvolta: se sono usato in liquoreria, in cosmetica e per uso oftalmico (com. nell’uso la locuz. all’acqua di rose, di cose attenuate, ...
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-ismo
[dal lat. -ismus, gr. -ισμός]. – Suffisso di molti vocaboli astratti, taluni derivati dal greco (dove hanno origine verbale) e i più formati posteriormente (tratti in genere da sostantivi o aggettivi), [...] condizioni di cose (parallelismo, magnetismo), attività sportive (ciclismo, podismo, discesismo, connessi questi con i sostantivi in -ista ironica, tendente a criticare non tanto il suffisso insé quanto la coniazione a volte arbitraria del sostantivo ...
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bagnato
agg. [part. pass. di bagnare]. – 1. Umido, o coperto, o inzuppato d’acqua o d’altro liquido: panni b.; avere i vestiti, le scarpe, i piedi b., per avere preso la pioggia; scivolare sul terreno [...] ne ha già abbastanza); essere b. di pianto, di sudore; pan b., anche nel modo prov. fig. se non è zuppa è pan b., di cose che si equivalgono; essere o sembrare un pulcino b., mostrarsi timido, impacciato, vergognoso. 2. Cavaliere b., nella cavalleria ...
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palco
s. m. [dal longob. balk «trave», da cui anche balco] (pl. -chi). – 1. Genericam., ripiano di legno costruito con assi e travi fra loro commesse. In partic.: a. La struttura di legno che copre superiormente [...] dell’ambiente sovrastante; si dice p. morto quando limita sopra di sé un vano non abitabile; p. a tetto, il palco più alto a palchi, per indicare disposizione di una serie di cosein più strati sovrapposti: disporre, sistemare la frutta a palchi ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, [...] o cose da un luogo a un altro. Nei traffici marittimi, chi esegue il trasporto di persone o di merci, e in partic il vettore è applicato in A); definendo la relazione di equipollenza come quella che associa due vettori se hanno in comune la lunghezza, ...
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fracasso
s. m. [der. di fracassare]. – 1. a. ant. Fracassamento. b. estens., non com. Strage, rovina, distruzione: i f. prodotti da una guerra, da una rivoluzione. 2. a. Rumore violento di cosa che si [...] fracassi o venga fracassata, e in genere grande rumore, frastuono, anche di persone: il soffitto crollò con gran f.; gran f., di persone o di cose che suscitino scalpore o scandalo, che facciano parlare molto di sé: un avventuriero che fece gran f. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...