trave
s. f. (ant. o region. s. m.) [lat. trabs trabis]. – 1. Tronco d’albero squadrato, a sezione prismatica, adoperato come elemento di sostegno in varie strutture, soprattutto edilizie, o con altre [...] tendenza all’esagerazione, ingrandisce enormemente l’importanza delle cose, e soprattutto delle contrarietà e dei fastidî, agli aratro, lo stesso che bure. 5. In araldica, traversa dell’ancora, che si blasona se di smalto diverso dalla stanga. 6. ...
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illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. [...] dalla verità); mente i., perspicace, capace di un’ampia visione delle cose. In partic., di persona che ha avuto (o presume, o si ritiene – anche se gravissimo per i non illuminati – non può essere agli illuminati imputato come colpa. 3. In araldica ...
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prudenza
prudènza s. f. [dal lat. prudentia, der. di prudens -entis «prudente»]. – 1. L’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo o prevedendo le conseguenze dei [...] suoi atti, si comporta in modo da non correre inutili rischi e da evitare a sé e ad altri qualsiasi nella marcia: consisteva in un triangolo bianco bordato di dirigere l’intelletto nelle singole attività in modo da discernere ciò che è giusto ...
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goccia
góccia s. f. [der. di gocciare] (pl. -ce). – 1. a. Piccolissima quantità di liquido, di forma tondeggiante, che si distacca dalla massa del liquido stesso o si forma per lenta aggregazione di [...] somigliarsi come due g. d’acqua, di persone o cose somigliantissime (calco del fr. se ressembler comme deux gouttes d’eau); la g. che Anima stanca (Saba). 3. estens. Nome di varî ornamenti in forma di gocce, come quelli che pendono da festoni, i ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] situazione). In senso ampio: lo s. presente delle cose (anche ellitticamente: allo s. delle cose, nella situazione in cui minore dell’energia che avrebbero le particelle che lo compongono se fossero poste tra loro a distanza infinita: è quindi ...
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uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] a due espressioni, come (x−y) (x+y) e x2−y2, che, anche se scritte in modo diverso, assumono gli stessi valori (in questo caso il termine è sinon. di identità; in un contesto algebrico, il simbolo = è usato anche per collegare i due membri di un ...
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soddisfare
(tosc. o letter. sodisfare; ant. satisfare) v. tr. e intr. [lat. satisfacĕre, comp. di satis «abbastanza» e facĕre «fare»] (pres. io soddisfàccio o soddisfò o soddisfo, tu soddisfài o soddisfi, [...] preghiera; s. alla propria ambizione; l’uomo abbisogna di molte cose, a le quali uno solo satisfare non può (Dante); qui ), se può fare qualcosa che compensi i voti non adempiuti. 3. In senso fig., essere in accordo con, rispondere a, in espressioni ...
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stralusso
s. m. inv. (iron.) Ricchezza ostentata, eleganza esibita in modo eccessivo. ◆ da antica pellicceria romana aperta nel 1925 da Adele Fendi, ha prosperato per anni nelle mani delle cinque sorelle [...] di stralusso con guardie armate o bancarelle con quattro cose esposte, vecchi biscotti, banane annerite. (Alberto Cairo, Non bisogna neanche investire in obbligazioni, anche se credo che casi come Cirio e Parmalat non si ripeteranno. Se c’è una cosa ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] e nella conquista della verità, nella comprensione delle cose: il l. della fede, i l. della se avrò bisogno, ricorrerò ai tuoi l.; al plur. può anche significare le cognizioni, la cultura, la scienza, l’avvedimento, l’acutezza di mente (e anche in ...
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eracliteo
eraclitèo agg. [dal gr. ῾Ηρακλείτειος]. – 1. Di Eràclito (6°-5° sec. a. C.), celebre filosofo greco di Efeso: la filosofia e., dottrina che svolge il tema fondamentale dell’unità degli opposti, [...] rilievo come ciascuna realtà non può essere sé stessa se non opponendosi alle altre, in un’eterna guerra che è la madre di tutte le cose, e presentando il mondo come un perpetuo divenire, in polemica con l’eleatismo (tuttavia il famoso aforisma πάντα ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...