ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] : Giustizia ... ordina noi ad amare e operare dirittura in tutte cose (Dante); nel rifl., disporsi, apparecchiarsi: ordinarsi alla per guida (Dante). c. Predisporre, stabilire: avendo tra sé ordinato quello che a fare avessero (Boccaccio). 3. a. ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] totale, di un prisma o di una piramide, qualora se ne tenga conto. Con riferimento al modo in cui è ottenuta, si definisce s. di rotazione esteriorità: fermarsi alla s., penetrare oltre la s. delle cose; nei suoi giudizî, resta sempre alla s., non è ...
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spera1
spèra1 s. f. [lat. tardo spĕra, lat. class. sphaera, dal gr. σϕαῖρα; v. sfera]. – 1. a. Forma ant. e poet. per sfera, nel sign. proprio geometrico. b. letter. Sfera celeste, cielo (secondo il [...] traspariva ... la s. del sole, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco (Manzoni); tutto diventa come finto: di carta il levava all’alba e guardava fisso nel sole: in quella s. di fuoco, vedeva le cose avvenire (C. Levi). b. Per estens., ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] quello usato, per le stesse grandezze, in fisica (comunque, il valore numerico non cambierebbe se invece di peso si parlasse di massa sforzare a capire cose che non gli interessano (Gianni Celati); dare il giusto p. alle cose, valutarle secondo la ...
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reggere
règgere v. tr. e intr. [lat. rĕgĕre «guidare, dirigere, governare»] (io règgo, tu règgi, ecc.; pass. rem. rèssi, reggésti, ecc.; part. pass. rètto). – 1. tr. a. Tenere su, sostenere diritto o [...] le gambe non mi reggono più; il vecchio sarebbe scivolato se il figlio non lo avesse retto; più raram. a cose: quell’armadio, se non lo reggi, ti cascherà addosso; nel rifl.: lasciami pure, mi reggo in piedi da solo; è ancora convalescente e non si ...
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lato2
lato2 s. m. [dal lat. latus -tĕris] (pl. -i; ant. anche le làtora, v.). – 1. a. Propr., fianco del corpo umano: Amor co la man dextra il l. manco M’aperse (Petrarca); Il niveo l. e le verginee [...] sembra più bello che visto di faccia. b. Riferito a cose, è in genere sinon. di parte (cfr. fianco): un l. dell da un certo punto di vista: per un l. è bene che se ne sia andato; e in frasi correlative, da un l. sono contento, dall’altro mi dispiace; ...
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praticamente
praticaménte avv. [der. di pratico]. – 1. In modo pratico, conformemente alla pratica, sotto l’aspetto pratico: affrontare p. una questione, un problema; organizzare p. il proprio lavoro; [...] , con metodo pratico, esemplificativo: ho deliberato di parlarvi oggi tanto storicamente quanto praticamente della lingua (Foscolo). 2. In concreto, nella sostanza: l’opera è ormai p. finita; avete detto p. le stesse cose, anche sein modo diverso. ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare [...] , di una trave (soprattutto se disposti orizzontalmente o considerati giacenti nel piano; in caso contrario, preferibilmente altezza); foce), di un ponte, ecc. D’altre cose, s’intende in genere la dimensione orizzontale che ha maggiore sviluppo (e ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] di scherno, di compassione. Assol. può indicare derisione: se ti comporti così goffamente sarai argomento, cagione di r. di cose che hanno aspetto gioioso, allegro: il r. gli brillava negli occhi, in tutto il viso; in usi letter., di cose della ...
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immemore
immèmore agg. [dal lat. immĕmor -ŏris, comp. di in-2 e memor «memore»]. – Che non ha o non mostra d’avere memoria di determinate cose: sembrava i. dei miei consigli; era i. di sé, del pericolo [...] incontro (qui nell’accezione di incurante, che non si preoccupa di sé o del pericolo); non siate i. delle tradizioni, del passato. Manzoni), la salma di Napoleone, senza più il ricordo della gloria passata in quanto priva di ogni moto di coscienza. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...