altero
altèro (ant. o poet. altièro) agg. [der. di alto1]. – 1. ant. Alto, elevato: il castello Ch’or mostro a voi su questo altiero scoglio (Ariosto). 2. fig. a. Maestoso: portamento a.; o anima lombarda, [...] a. e sprezzanti; lo infastidiva l’espressione di quella signora a. che guardava superbamente il mondo come se avesse in gran dispetto le cose terrene (Antonio Tabucchi); letter., essere, andare a. di qualche cosa, andarne superbo: armi Guarnite d’oro ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] Locuzioni: ogni g., tutti i g., sempre, con riferimento a cose che avvengono o si ripetono continuamente: tutti i g. è la stessa sopravvenire della notte: Lo g. se n’andava, e l’aere bruno Toglieva li animai che sono in terra Da le fatiche loro ( ...
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ridire
v. tr. [comp. di ri- e dire] (coniug. come dire). – 1. Dire di nuovo, ripetere: poiché non aveva sentito, gli ridissi la frase a voce più alta; non r. più una cosa simile!; me la ridici la poesia?; [...] e tu ’l ridì tra’ vivi (Dante). In partic., riportare a scopo pettegolo o maligno: gli quante feste mi hanno fatto; esprimere: E se come ella parla, e come luce, Ridir talora anche come agg., detto più volte, ripetuto: cose vecchie, dette e ridette. ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] [di Cristo] sposa e secretaria Santa Ecclesia (Dante), qui in senso fig.; la cagion nullo sapea, se non certi segretari (G. Villani). Anche, persona capace di mantenere un segreto: erano poche cose che ... facesse, ... che egli non me le mandasse a ...
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intermedio
intermèdio agg. e s. m. [dal lat. intermedius, comp. di inter- e medius «medio»]. – 1. agg. Che sta in mezzo, che è posto tra due cose, tra due limiti di spazio o di tempo, o, fig., tra due [...] intercardinali (cioè nord-nord-est; est-nord-est, ecc.). Anche di cose che, stando in mezzo, servono di passaggio, di unione: i toni di colore i. produttivo, anche se sono svolte contemporaneamente e da imprese diverse. d. In fisica nucleare, ...
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colpa
cólpa s. f. [lat. cŭlpa]. – 1. a. In genere, ogni azione o omissione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale, o che per qualsiasi motivo è riprovevole o dannosa; [...] c. di un incidente; non ho c. io (o non è c. mia) se tu capisci le cose a rovescio; è tutta c. della tua distrazione; è c. tua se i figli sono cresciuti viziati; non avere né c. né peccato in un’azione, non averci nessuna parte; prendersi la c. per ...
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sporco
spòrco agg. e s. m. [lat. spŭrcus; la -ò- tonica aperta deriva dall’accostamento paretimologico a pòrco] (pl. m. -chi). – 1. Detto di oggetto (o della superficie di un oggetto) la cui nettezza [...] estranee, talora in modo tale da non poter essere usato o comunque fatto vedere, presentato e sim. se non dopo Sporcizia, insieme di cose sporche: pulire dallo s., levare lo s.; sono dei sudicioni, razzolano nello s. come maiali; in senso fig.: è ...
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ponderoso
ponderóso agg. [dal lat. ponderosus, der. di pondus -dĕris «peso»], letter. – 1. Di gran peso, pesante: Portava un baston duro e p. (Pulci); una vasta Sollevò in alto ponderosa pietra (Pindemonte). [...] ne carca, Nol biasmerebbe se sott’esso trema (Dante, con allusione all’argomento della terza cantica). ◆ Avv. ponderosaménte, non com., in modo pesante, opprimente: ma quanti si sforzano ... di spogliare le cose delle vecchie apparenze che ormai per ...
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rientrare
v. intr. [comp. di ri- e entrare] (io rïéntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Entrare di nuovo in un luogo da cui si era usciti: rientrò in casa per la porta di servizio; rientrai nel negozio [...] , nei ranghi, dopo un atto di indisciplina; r. insé, riacquistare il controllo delle proprie azioni, dopo uno scoppio agg., soprattutto con riferimento a cose che si siano riassorbite senza avere avuto il loro sfogo, e, in senso fig., a tentativi da ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] in l., di soldati, ginnasti e in genere di persone schierate o disposte in fila. Analogam., l. di una forza navale (o assol. linea), la formazione di un insieme di navi, per sé artiglierie. Fig.: essere in prima l., di persone o cose che tengono il ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...