comprensore
comprensóre agg. e s. m. [der. di comprendere], letter. – 1. agg. Che abbraccia insé: nel simulacro di Pan, comprendente e significante, era significato Iddio, di tutte le cose comprensore [...] (Marino). 2. s. m. Chi comprende; si dice soprattutto degli spiriti beati in quanto godono della visione intuitiva di Dio. ...
Leggi Tutto
possibilita
possibilità s. f. [dal lat. tardo possibilĭtas -atis]. – 1. Il fatto di esser possibile, la caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire: c’è la p. che tutto finisca bene; [...] in generale, in filosofia, si distingue una possibilità in senso lato (p. logica), con riferimento alla concepibilità delle cose, alla loro descrivibilità in attualmente sono nella p. di aiutarti; non so se avrò la p. di incontrarlo; non togliermi la ...
Leggi Tutto
augurare
v. intr. e tr. [dal lat. augurare, der. di augur «augure»] (io àuguro, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) In senso storico, esercitare l’ufficio di augure, prendere o annunciare l’augurio. Per estens., [...] 2. tr. Esprimere il desiderio che ad altri accadano cose liete o qualche cosa proceda felicemente: a. buon viaggio . Con la particella pron., augurarsi, propr. augurare a sé stesso, sia un bene per sé (mi auguro di tornare presto), sia un bene per gli ...
Leggi Tutto
svergognato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di vergogna, col pref. s- (nel sign. 2)]. – Che non prova vergogna per le cose riprovevoli che fa o dice: un uomo s.; una donna s.; dev’essere più svergognato di [...] persona svergognata: è uno s., una s.; quello s. continua a mentire; se le s. fosser certe Di quel che ’l ciel veloce loro ammanna, tutti i ragazzi (Cassola). ◆ Avv. svergognataménte, in modo svergognato, da persona svergognata: comportarsi, agire, ...
Leggi Tutto
parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] contro il muro!; p. un cavallo imbizzarrito; pop. tosc.: se vuole andarsene, nessuno lo para, nessuno vuole impedirglielo; e così, per entrare, gli si parò innanzi il guardiano. Anche di cosein cui ci s’imbatte: gli si parò davanti un ostacolo; si ...
Leggi Tutto
indovinare
(ant. indivinare) v. tr. [der. del lat. divinare «presagire o predire il futuro», der. di divinus «divino, profetico»]. – 1. Prevedere il futuro, svelare e interpretare cose occulte (anche [...] nell’uso com.: a. Prevedere cosa che deve ancora venire: i’ son già pur crescendo in questa voglia Ben presso al decim’anno, Né poss’indovinar chi me ne scioglia (Petrarca); se potessi i. come andrà a finire!; i. le mosse del nemico. b. Supporre cosa ...
Leggi Tutto
terzetto
terzétto s. m. [der. di terzo]. – 1. In musica, composizione a tre parti vocali concertanti, quasi sempre accompagnate da uno o più strumenti e per lo più parte di un’opera lirica, di un oratorio [...] si presentano insieme o compiono insieme qualche cosa, soprattutto se hanno qualche caratteristica comune che li rende buffi o se sono collegati per qualche azione poco onesta. 3. a. Complesso di tre cose uguali o affini. Nel gioco del ramino, sinon ...
Leggi Tutto
concentrato
agg. e s. m. [part. pass. di concentrare]. – 1. agg. a. Raccolto o diretto in uno stesso punto: forze c., tiro c.; aggruppato, addensato in uno spazio ristretto, o distribuito fra poche persone [...] c. (Manzoni). c. Detto della persona, assorto, intento, chiuso insé: un ragazzo taciturno e c.; il conte Rinaldo era un giovine studioso e c. che si dava pochissima cura delle cose proprie (I. Nievo). 2. agg. a. Riferito a prodotti alimentari ...
Leggi Tutto
recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre [...] che recate avea (Boccaccio); recarsi le mani al petto; più spesso di cose leggere o che, comunque, si portano addosso o con sé: r. una lettera; r. un dono, o r. in dono qualche cosa; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole (Leopardi); sul collo ...
Leggi Tutto
tremolare
v. intr. [lat. tardo (in glosse) trĕmŭlare, der. di trĕmŭlus «tremulo»] (io trèmolo, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare con movimenti rapidi e uniformi, ma leggeri, senza forti scosse (e in [...] da tremare); è riferito in genere a cose, e spec. a cose che col loro movimento oscillatorio provocano anche una vibrazione della luce (quindi, per estens., alla luce stessa), oppure anche a sostanze di consistenza gelatinosa, e in senso fig. al ...
Leggi Tutto
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...