oste1
òste1 s. m. (f. -éssa) [lat. hŏspes -pĭtis (cfr. ospite), prob. attraverso il fr. ant. oste (mod. hôte)]. – 1. Padrone o conduttore di un’osteria (sia nel sign. attuale, sia in quello ormai ant. [...] fare i conti senza l’o., prendere decisioni su cose che dipendono dalla volontà altrui senza interpellare la persona interessata, all’o. se ha buon vino, fare domande alle quali si sa che l’interrogato non potrà rispondere se non in proprio favore. ...
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pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] mostra comunque poco senno in ciò che fa o dice. In similitudini: rideva, si cose da pazzi!, esclam. di stupore sdegnoso di fronte a cose che sembrano insensate, assurde o anche degne di riprovazione. b. Per estens., di chi è o sembra fuori di sé ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] sé; g. dietro a sé, dietro di sé, o g. indietro, voltando indietro il capo; g. innanzi e indietro, in qua e in là, in su e in giù, per tutti i versi; g. in giro, g. intorno a sé o anche ad adulti) di non toccare cose fragili o preziose; stare a g., di ...
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smascherare
v. tr. [der. di maschera, col pref. s- (nel sign. 4)] (io smàschero, ecc.). – 1. Togliere la maschera o l’abito con cui uno è mascherato: guarda se ti riesce di smascherarlo, per sapere chi [...] rifl.: andiamo a smascherarci e torniamo a casa. 2. Più com. in senso fig., rivelare, mettere a nudo la vera natura di una ha finito per smascherarsi da sé. ◆ Part. pass. smascherato, anche come agg., fig., riferito a persone o cose di cui è stata ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] in basso, verso il polso: indicherebbe vita lunga se ben marcata, vita breve se corta, mortale malattia se spezzata. d. In amata; la fede è v. dell’anima; e con riferimento a cose inanimate: il credito è la v. del commercio; gli abbonati sono la ...
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ribaldo
(ant. rubaldo) s. m. e agg. [dal provenz. e fr. ant. ribaud, der. del germ. hrība «prostituta»; cfr. il ted. mod. reiben]. – 1. s. m. a. Negli eserciti medievali, erano così chiamati i soldati, [...] , Distruggitor di sé e di sue cose (Dante); uomo di bassa condizione, straccione: che ne fareste voi più, se egli a un ribalda, né delle minacce (Manzoni); talora per esprimere, in tono energicamente o ironicamente sprezzante, un giudizio di biasimo ...
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guidare
v. tr. [dal provenz. guidar, di origine franca]. – 1. a. Accompagnare, condurre qualcuno facendogli da guida: g. una comitiva, un amico; g. alla visita di una città, di un museo; g. per luoghi [...] anche a cose astratte: norme precise che guidano nei casi dubbiosi; le idee che guidarono gli uomini del Risorgimento. In partic., condursi: rimasto solo, dovette guidarsi da sé; non gli fu facile guidarsi in quell’ambiente pieno di invidie e di ...
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disperdere
dispèrdere v. tr. [dal lat. disperdĕre, comp. di dis-1 e perdĕre «rovinare, dissipare»] (coniug. come perdere). – 1. a. Dividere mandando o cacciando in varie direzioni, disseminando qua e [...] : disperdersi in vane ricerche; si disperde in studî troppo diversi. c. Come intr. pron., riferito a cose, e spec dispersione. In senso meno materiale o fig., non riuscire a un effetto, rimanere sterile, inefficace: le energie si disperdono se non ...
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disporre
dispórre (ant. dispónere) v. tr. e intr. [lat. dispōnĕre, comp. di dis-1 e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. tr. Collocare più persone o cosein un certo ordine: d. il vasellame nel [...] posti; l’albergo dispone di 50 camere. b. D. di una persona, averla soggetta a sé con facoltà di impartirle ordini e di guidarne la volontà: in regime schiavistico, il padrone disponeva dei suoi servi con potere assoluto; di me dispongo io soltanto ...
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bisognare
biṡognare v. intr. [der. di bisogno] (pres. biṡógna, biṡógnano [rare le forme personali io biṡógno, ... noi biṡogniamo, ..., cong. biṡogniamo, biṡogniate, ecc.]; aus. essere). – Esser necessario, [...] chi rivolgerci (cioè: all’occorrenza, se sarà necessario, ecc.). In espressioni enfatiche, con valore fraseologico: bisognava ; più che non bisogna, più del necessario, anche troppo (di cose spiacevoli): di seccature ne abbiamo più che non bisogna. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...