fumo
(ant. e pop. fummo, ant. fume) s. m. [lat. fūmus]. – 1. a. Il complesso dei prodotti gassosi e solidi di una combustione, che in forma di colonna o di nube si alzano nell’aria, costituendo una dispersione [...] d’una solfatara, ecc.; Se ’l fummo del pantan nol ti nasconde (Dante). 3. In astronomia, f. interstellare, del fumo e al suo rapido dissolversi: è tutto f.!, di cose, manifestazioni o dichiarazioni che sono solo apparenza, che non hanno pregio ...
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ignoranza
s. f. [dal lat. ignorantia]. – 1. Con sign. ristretto, l’ignorare determinate cose, per non essersene mai occupato o per non averne avuto notizia: i. dei proprî doveri; i. di una scienza, di [...] intendersi di una data materia o di ignorare cose che si dovrebbero sapere. 2. Più figlia dell’ignoranza. In espressioni esclamative: santa i.!, in tono tra impaziente e dai problemi che il sapere porta con sé. 3. Mancanza di educazione, villania: ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] , sistema; devi cambiar tono, se vuoi ottenere qualcosa; ho cambiato alcune frasi dell’articolo. In partic.: c. aspetto, assumerne uno a un altro: tutte le cose cambiano col tempo; il tempo accenna a c.; anche in relazione all’aspetto, alle abitudini ...
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permutabile
permutàbile agg. [der. di permutare]. – Che si può permutare, che può essere oggetto di scambio: cose, beni p.; valori non permutabili. In matematica, due elementi a, b di un insieme dotato [...] per tutte le coppie di elementi, l’operazione è detta commutativa. Analogam., due sostituzioni o due trasformazioni ϕ e ψ sono dette permutabili se applicando prima ϕ e poi ψ si ottiene lo stesso risultato a cui si giunge applicando prima ψ e poi ϕ. ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] ’indovinare; era talmente l. dal sospettare una simile evenienza, che se ne stava beato a far calcoli sull’avvenire; più raro con l’argomento centrale, ma parlando di cose che con questo sono in rapporto lontano e indiretto, per arrivare ...
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gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] Boccaccio); fare gola, eccitare la brama di sé, detto di cibo o bevanda, e fig. d’altre cose: mi faceva g. quella fetta di torta Nome di varî condotti e passaggi interni in una fabbrica, in una costruzione, in un macchinario, destinati allo scarico di ...
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superiore
superióre agg. e s. m. [dal lat. superior -oris, compar. di supĕrus «che sta sopra»: v. supero1]. – 1. a. Che è più alto, che si trova più in alto, che sta sopra (in senso spaziale); ha usi [...] per merito, per bravura; riuscire s. in una gara, in una competizione (anche con il senso di «vincitore»); in questo campo, mi sento s. a chiunque; si giudica s. a noi; non ritiene nessuno s. a sé. Riferito sia a cose sia a persone, è spesso usato ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] In genere, di coseIn qualche caso equivale a «proprio»: nel bel mezzo del discorso, proprio nel mezzo; non gli darò un bel niente; fare una cosa a b. posta, a b. studio, di proposito, con intenzione. c. Come pleonasmo rafforzativo: un bel giorno se ...
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ecco1
ècco1 avv. e interiez. [lat. ĕccum]. – Serve a richiamare l’attenzione su cosa che contemporaneamente si addita o si mostra, o a sottolineare un fatto, un avvenimento, oppure a indicare persona [...] per antico pelo (Dante). In altri casi introduce l’inizio d’una narrazione: e. come stanno veramente le cose. Si unisce spesso con le lingua parlata, per dar maggiore efficacia alla frase: non voglio insistere, ma, ecco, se tu riflettessi meglio ... ...
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anche
(ant. o tosc. anco) cong. [etimo incerto]. – 1. a. Particella aggiuntiva, che serve per riferire a una persona o cosa o nozione quanto già si è affermato, o si sottintende, d’altre persone o cose [...] affermativa: «Tu ci vai? – Sì. –E la mamma? – Anche». In principio di frase, può esprimere stupore, rammarico, rimprovero: a. tu ti sei ha nella locuz. fam. e anche anche, cioè «e non so se basti; forse di più; forse di meno»: ci vorrà almeno un mese ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...