sentinella
sentinèlla s. f. [prob. der. di sentire]. – 1. a. Soldato armato addetto a turno e per un determinato spazio di tempo alla vigilanza o alla custodia e protezione di persone e cose: poco dopo [...] posto a guardia di qualcuno o di qualche cosa, di chi sta fermo o passeggia in su e in giù in uno spazio ristretto, spec. se sta aspettando qualcuno o sorvegliando e osservando persone e cose: m’hai lasciato qui sotto più di un’ora a far la s.!; quel ...
Leggi Tutto
inventare
v. tr. [lat. *inventare, intens. di invenire «trovare», part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). – 1. Trovare, con l’immaginazione o l’ingegno, e per lo più attraverso studî, esperimenti, [...] di avere scoperto cosa già note da tempo; e a proposito di cose che ci fanno molto piacere: viva chi inventò la bistecca!; chi realtà, per illudere altri o anche, spesso, illudendo sé stessi (in questo sign., per lo più inventarsi, con si intens ...
Leggi Tutto
diritto1
diritto1 agg. e s. m. [lat. directus, part. pass. di dirigĕre «dirigere»]. – Si alterna, nella maggior parte dei suoi sign., con la forma più pop. dritto, che ha inoltre alcuni usi proprî (v. [...] diritti, ecc.); sono andata diritta a casa; se seguitate così, andate diritti diritti in galera; nelle altre, l’agg. rimane . 2. agg. a. Destro, detto della mano e anche d’altre cose che siano dalla parte destra; la mano d., il lato diritto; con ...
Leggi Tutto
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] se esiste) delle somme parziali o ridotte, cioè delle somme a0, a0 + a1, a0 + a1 + a2, ecc.; se il limite è finito la serie è convergente, se per estens., a cose di qualità non comune. b. In elettrotecnica, collegamento o accoppiamento in s. (o anche ...
Leggi Tutto
personificazione
personificazióne s. f. [der. di personificare]. – 1. In antropologia culturale e nella storia delle religioni, concettualizzazione simbolica degli esseri e degli oggetti percepiti e [...] : a. Singola rappresentazione che raffigura in forma di persona cose, valori, idee astratte e sim.: la statua è una p. della vittoria. b. In senso iperb., persona che rappresenta o sembra rappresentare insé il perfetto ideale o la materializzazione ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] , fioca, pallida, languida, scarsa, incerta, ecc.; se l’intensità è regolata dall’uomo, si può avere una nascere; chiudere gli occhi alla l., morire. Per estens., riferito a cose: dare in l. (un libro e sim.), pubblicare (analogam., dell’opera che ...
Leggi Tutto
superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di [...] intenso della qualità aggettivale, sia considerato per sé (s. assoluto, es. altissimo) sia considerato in relazione a una data classe di enti nel grado il più basso, le cose più impensate rispetto a le cose le più impensate; la ripetizione dell’ ...
Leggi Tutto
pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] spesso fig., riferito a cose che hanno manifestazioni simili e contemporanee o che sono in certo modo interdipendenti: i Esser dei fra’ tuoi p., i p. tuoi A conoscere apprendi (Parini); se l’arroganza de’ vostri p. fosse legge per i p. miei (Manzoni ...
Leggi Tutto
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] quel tempo in qua ella sta in orecchi come la lepre (Machiavelli); cominciò a stare in orecchi, per sentire se il della propria segretezza: puoi dirmelo senza timore, perché a me le cose mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro); non avere ...
Leggi Tutto
notabile
notàbile agg. e s. m. e f. [dal lat. notabĭlis, der. di notare «notare2»]. – 1. agg. Riferito a cose: a. Degno di nota, cioè di essere notato, considerato, rilevato, oppure visto, conosciuto; [...] in genere, importante, interessante, significativo: fatti, avvenimenti n.; segnare i punti veramente n. di un discorso; illustrare le cose due difetti n. diviene ancora più comico, e molto più se i due difetti si contrastino fra di loro (Goldoni). 2. ...
Leggi Tutto
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...