travagliare
v. tr. e intr. [dal fr. travailler, lat. *tripaliare «martirizzare», der. del lat. tardo tripalium «strumento di tortura fatto di tre pali» (cfr. l’agg. lat. tripalis «sostenuto da tre pali»)] [...] . Far soffrire spiritualmente, affliggere: Oimè, se quest’è amor, com’ei travaglia (Leopardi); essere travagliato dai rimorsi, da gravi preoccupazioni finanziarie, ecc. In usi fig., riferito a cose: con quest’intenzione, s’era cacciato quasi fino ...
Leggi Tutto
illudere
illùdere v. tr. [dal lat. illudĕre «deridere, farsi beffe», comp. di in-1 e ludĕre «scherzare»] (pass. rem. io illuṡi, tu illudésti, ecc.; part. pass. illuṡo). – 1. a. Ingannare, attrarre a [...] sé o suscitare vane speranze presentandosi con falso aspetto, oppure facendo apparire le cose migliori di ciò che sono in realtà o più rispondenti al desiderio e alle attese: i. una ragazza; i. con grandi promesse, col miraggio di una vita felice; ...
Leggi Tutto
vanita
vanità s. f. [dal lat. vanĭtas -atis, der. di vanus «vano, vuoto»]. – 1. a. letter. Il fatto, la condizione di essere senza corpo, privo di consistenza materiale: Noi passavam su per l’ombre che [...] degli altri (Guicciardini). c. La condizione propria delle cose umane, in quanto sono caduche, effimere, e il loro valore è e le cose frivole con più serietà che non meritino; vuotezza interiore; ostentazione di un’alta opinione di sé stessi, dei ...
Leggi Tutto
risentire
v. tr. [comp. di ri- e sentire] (io risènto, ecc.). – 1. Sentire di nuovo, nel senso di ascoltare: non voglio r. quegli sciocchi discorsi; quando risente quella canzone, si commuove. Nel rifl., [...] la perdita di una persona, di una comodità. In usi fig., riferito a cose: il terreno ha risentito i benefici effetti della pioggia che si è precedentemente subìto: con questo freddo anche i fiori se ne risentono; Sotto le scorze, e come per un vuoto, ...
Leggi Tutto
abbracciare
v. tr. [der. di braccio] (io abbràccio, ecc.). – 1. Cingere, afferrare, serrare con le braccia una persona, per lo più in segno di affetto: a. i genitori, la sorella, ecc.; talora riferito [...] troppo, finisce col non avere niente. b. Comprendere, contenere insé (con riferimento a contenuti astratti): una scienza che abbraccia varî rami dello scibile; la mente non può a. troppe cose insieme. 3. fig. A. una professione, dedicarsi a questa ...
Leggi Tutto
accadere
accadére v. intr. [der. di cadere; cfr. lat. accidĕre] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. Avvenire, succedere, riferito in genere a cose che avvengono per caso: che è accaduto?; ti è accaduta [...] accade spesso di perdere il treno; cose che accadono, di fatti, non (con o senza il compl. di termine): se mai ti accade di venire da queste parti, ricordati (Ariosto). 3. Nel linguaggio filos., in contrapposto all’«essere», indica l’insieme di ...
Leggi Tutto
barbonismo domestico
loc. s.le m. Forma di esclusione e isolamento sociale che caratterizza l’esistenza di chi vive da barbone dentro la propria abitazione. ♦ Già, perché i "nuovi poveri", così li chiamano [...] i giorni per strada. C'è anche qualche extracomunitario, ma ormai sono in minoranza. «Tra di loro - racconta F., il volontario-capo della quantità enorme di cose, di oggetti, di rifiuti, come se ognuna di queste cose potesse parlare, affrontare ...
Leggi Tutto
rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] e non ti far r. più qui! In formule di asseverazione: che non possa più r. mio figlio se non è vero! b. Con l’idea oscuro presentimento che non avrebbe più rivisto la madre; similmente, di cose perdute o che non saranno rese mai: l’anello scomparve e ...
Leggi Tutto
errare
v. intr. [lat. errare «vagare; sbagliare»] (io èrro, ecc.; aus. avere). – 1. a. Andare qua e là senza direzione o meta certa: e. per i campi, per i monti, per le strade; fig.: e. con gli occhi, [...] scrive, che non erra (Dante); ha errato a dir così; errando s’impara; se erro, correggimi; le cose stanno in questi termini, se non erro; e. in materia di fede. In senso morale, commettere colpa: ho errato, e sono pronto a fare la penitenza. Con ...
Leggi Tutto
strano
agg. [lat. extraneus; cfr. estraneo]. – 1. a. Diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità: ha avuto questa opportunità [...] e in genere un comportamento diverso da quello della maggior parte degli uomini; detto spec. di chi è piuttosto chiuso insé, altro sign., spesso sostantivato: a voi sta bene di così fatte cose non che gli amici ma gli s. ripigliare (Boccaccio); non ...
Leggi Tutto
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...