mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] persone o altre cose. In questo sign., è quasi sempre preceduto dalla prep. di o in. Con la prep. di costituisce in genere una locuz aver pregiudizio: io non vorrei andarci di m.; figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che dire; ma ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] velocità minima di 300 m al minuto. 2. a. Con riferimento a cose, elementi naturali e sim., grande forza, violenza, intensità impetuosa: ha una , stato, in quanto dotati di propria autonomia e soggetti di diritto internazionale, spec. se il prestigio ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] ’elisione davanti a vocale, spec. in alcune espressioni (come sott’acqua, ecc.). 1. prep. a. Di cose che sono a contatto, può esprimere del corpo che per decenza si preferisce non nominare: il bambino se l’è fatta s., addosso; ho un foruncolo s.; sono ...
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capitare
v. intr. [lat. *capitare, der. di caput -pĭtis «capo»] (io càpito, ecc.; aus. essere). – 1. a. Far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente: capitai [...] per fortuna in casa di amici; se càpita Carlo, fatelo aspettare; càpiti a proposito! Anche semplicem. giungere, ma con l’idea dell’inopportunità: mi càpita sempre tra i piedi quello scocciatore; sei capitato in un brutto momento. Di cose, venire per ...
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aria
ària s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. ἀήρ]. – 1. Miscuglio gassoso di azoto (per i 4/5) e di ossigeno (per circa 1/5), con piccole quantità di altri gas, che costituisce [...] (d’a.) qui; non stare alla corrente d’a. se sei sudato; colpo d’a., infreddatura o flussione prodotta da in a., vagheggiare cose impossibili, fantasticare; c’è qualcosa in a. o per a., accennando a cose o progetti che stanno maturandosi; è ancora in ...
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brutto
agg. [adattamento ant. del lat. brutus: v. bruto]. – 1. Che produce un’impressione estetica sgradevole, perché difettoso, sproporzionato, privo di grazia, o per altre ragioni spiacevole. È il [...] esser lì lì per picchiarsi; alle b., nella peggiore delle ipotesi, se le cose si mettessero male: alle b., ci difenderemo con ogni mezzo; vedersela b., sentirsi in pericolo, trovarsi in una situazione penosa; farla b. a qualcuno, fargli una cattiva ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] rischio, che comporta un serio pericolo; per estens., di cose o fatti che possono avere conseguenze dannose, o che implicano scandalo (dove l’agg. dice non solo la gravità dello scandalo insé ma anche la sua divulgazione e il gran numero di persone ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] passaporto; di queste cose che la fortuna può dare e tòrre (Dante); E fuggendo mi toi quel ch’i’ più bramo (Petrarca). In partic., portare via ecc., mentre invece non ha o non deve avere tale effetto: se tu l’hai perso, ciò non toglie che io te l’ho ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] (e fig., la parte più interessante, più attraente di altre cose); pezzo f., brano musicale, opera teatrale, ecc., o in genere argomento e sim., preferito, in cui uno dà la miglior prova di sé o di qualche sua specifica qualità. 7. Con riguardo agli ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] (talvolta ironica) usate come inciso in frasi con cui si affermano cose troppo ovvie o che si presume o le macchine per i., v. macchina. 3. Mostrare, indicare (luoghi o persone): se c’è più d’un varco, Quel ne ’nsegnate che men erto cala (Dante ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...