danno
1. MAPPA Un DANNO è tutto ciò che, in un modo o nell’altro, nuoce a persone, cose o situazioni; è il contrario del vantaggio, dell’utilità o del guadagno (causare un d. a qualcuno; il suo comportamento [...] paga per risarcire un danno provocato (chiedere i danni). 4. In medicina, infine, danno è un termine generico usato per indicare piccolo». Ed è la discordia tra lloro della quantità, cioè se quel male è grande o piccolo.
Brunetto Latini,
La rettorica ...
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POSSIBILITÀ
1. MAPPA La POSSIBILITÀ è in primo luogo la caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi o succedere (c’è la p. che tutto finisca bene; esiste la p. che le cose cambino; non vedo [...] p. di parlare; attualmente non sono nella p. di aiutarti; non so se avrò la p. di incontrarlo; non togliermi la p. di rimediare all si occupò subito di trovargli un posto dove potesse entrare in prova. Mi trovavo da mia madre e fui informata della ...
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solo
1. MAPPA L’aggettivo SOLO può essere riferito a un individuo che non ha nessun altro insieme o vicino a sé (l’hanno lasciato s. in casa; viaggiava sola; essere, starsene soli), 2. MAPPA oppure [...] donne come lei ce n’è una sola), 6. oppure può essere usato per escludere esplicitamente cose diverse da quella nominata (è sufficiente la sola firma). 7. In musica, l’aggettivo solo equivale a solista (partita per violino s.), 8. e può avere anche ...
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muskiano agg. Che appartiene all’imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese Elon Musk; che è caratteristico dell’attività, del modo di pensare e di comportarsi di Elon Musk. ◆ Accanto agli ascensori [...] conquistare Marte e così via sono cose che ispireranno intere generazioni»). ( L'intento era chiaramente ironico, anche se alcuni non lo hanno colto specificando che politico-economico (arrivando persino a mettere in discussione il grosso appalto per i ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] per esperienza) che cosa sia la fame; so io quel che costa allevare i figli. In senso fig., riferito a parti del corpo o a cose inanimate: quanta fatica ci vuole, lo sanno le mie povere ossa; se la strada è lunga lo sanno le mie gambe. 3. a. Con sign ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] al sing. quando si fa riferimento non all’organo insé ma alle facoltà dello spirito che dalla vista sono prov., anche l’o. vuole la sua parte, anche l’aspetto, l’apparenza delle cose ha la sua importanza; al sing. o al plur. nella locuz. rifarsi l’o ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] poche c.; badare più all’apparenza che alle c. insé. Come termine della filosofia, cosa, pur nella sua casa; interessarsi alle c. nazionali ed estere; come vanno le c. al confine?; cose di Stato, d’ufficio, di scuola, di religione, ecc. e. Opera o ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] ., come verbo predicativo, afferma l’esistenza, l’essenza insé, l’atto puro, senza ulteriore determinazione. Si dice da spedire subito questo telegramma; c’è da attendere molto?; non sono cose da dirsi; non è da credere, è ancora da vedere, ecc.; ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] sentimenti morali: s. rettamente, nobilmente; Natura umana, or come, ... Se polve ed ombra sei, tant’alto senti? (Leopardi). 6. a. In alcuni casi, pensare, intendere, essere di un’opinione: io le cose le dico come le sento; secondo il mio modo di s ...
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abitudine
1. MAPPA L’ABITUDINE è la tendenza a ripetere una determinata azione, a rinnovare una determinata esperienza; si acquisisce per lo più con la ripetizione frequente dell’azione o dell’esperienza [...] il giornale ogni mattina mentre faccio colazione). 2. Se facciamo l’abitudine a qualcosa, vuol dire che della sostanza nociva. 4. In medicina, l’abitudine sensoriale giacchè nessuno si ricorda delle cose dell’infanzia, quantunque le impressioni ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...