raccostare
v. tr. [comp. di r- e accostare] (io raccòsto, ecc.). – Con valore iterativo, riavvicinare (più com. riaccostare). Più frequente come intens. di accostare, e con lo stesso sign. di questo: [...] nel part. pass., con riferimento a vocabolo che abbia subìto una modificazione fonetica o semantica perché avvicinato, nella coscienza comune, ad altro vocabolo di suono simile anche se non affine per significato (per es., il lat. refutare ...
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delicatezza
delicatézza s. f. [der. di delicato]. – 1. a. La qualità di ciò che è delicato, finezza, morbidezza, leggerezza: d. di pelle, di carnagione, di tinte; d. di un profumo; d. di tono, di tocco, [...] in senso estetico); discrezione, riservatezza: spero che avrai la d. di non dire queste cose a nessuno; talora, anche, finezza di coscienza di chi è preciso e scrupoloso in ogni sua azione: è tanta la sua d. che sentirebbe rimorso di non essere in ...
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sottoscritto
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di sottoscrivere]. – 1. Nel linguaggio burocr., chi inoltra e firma una domanda, un’istanza, un documento e sim.: il s. chiede a codesto Ministero ...; [...] in terza persona: se permettete che anche il s. esprima la sua opinione ...; la s., per vostra norma e regola, ha la coscienza a posto; tutti guardavano il s., come se fosse già inteso che l’uomo che doveva salvare la situazione ero io (P. Levi ...
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immemore
immèmore agg. [dal lat. immĕmor -ŏris, comp. di in-2 e memor «memore»]. – Che non ha o non mostra d’avere memoria di determinate cose: sembrava i. dei miei consigli; era i. di sé, del pericolo [...] , degli obblighi assunti, del beneficio ricevuto. Con accezione partic., poet., Stette la spoglia immemore, Orba di tanto spiro (Manzoni), la salma di Napoleone, senza più il ricordo della gloria passata in quanto priva di ogni moto di coscienza. ...
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deliquio
delìquio s. m. [dal lat. deliquium, der. di delinquĕre «venire meno (coi sensi)»]. – Oscuramento passeggero e più o meno profondo della coscienza, accompagnato da senso di vertigine, offuscamento [...] della vista, indebolimento dell’azione cardiaca, pallore intenso, sudore freddo, perdita delle forze e rilasciamento muscolare più o meno gravi, fino all’abbandono completo del corpo e alla caduta: avere ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] ; mettere in r. le proprie cose, mettere ordine nei proprî affari; essere, mettersi in r. con la legge, con la propria coscienza, con la Chiesa, con Dio; essere, mettersi in r. con qualcuno, dargli il dovuto, fare quanto è necessario per soddisfarlo ...
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risolvere
risòlvere (ant. resòlvere) v. tr. [dal lat. resolvĕre, comp. di re- e solvĕre «sciogliere»] (io risòlvo, ecc.; pass. rem. risolvéi o risolvètti o risòlsi, risolvésti, risolvé o risolvètte o [...] 3. ant. Sciogliere in un liquido; in usi estens. e fig., far scomparire, lavare: Se tosto grazia resolva le schiume Di vostra coscïenza (Dante), lavi le impurità della vostra anima, i vostri peccati. Più com., sempre in usi letter. o elevati, l’intr ...
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conficcare
v. tr. [comp. di con- e ficcare] (io conficco, tu conficchi, ecc.). – 1. Ficcare con forza, spec. un chiodo o altra cosa aguzza: c. un chiodo nel legno, un piolo in un’asse. Fig., fermare [...] saldamente: conficcare, conficcarsi una cosa nella mente, nel cervello, imprimerla profondamente nella memoria e nella coscienza. Nell’intr. pron., conficcarsi, penetrare con forza e in profondità: il proiettile si conficcò nella parete. 2. ...
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matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà [...] Santa Sede e in seguito a regolare trascrizione nei registri dello stato civile, gli effetti civili; m. di coscienza o segreto, matrimonio canonico, contratto senza pubblicazioni, alla presenza solo di due testimoni e del sacerdote, caratterizzato da ...
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fango
s. m. [da una voce germ., affine al gotico fani «fango»] (pl. -ghi). – 1. La terra dei campi o la polvere delle strade ridotta dall’acqua a una poltiglia più o meno densa e di vario spessore: camminare [...] secol di f. o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni (Leopardi); poco com., fare fango dell’onore, della coscienza, della parola data, farne vilissimo conto. Proverbî: chi casca nel f., più ci si dimena e più s’imbratta; anche il sole ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...