memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] dalla conoscenza della propria storia e dalla tradizione, costituiscono il patrimonio spirituale di un popolo (o anche di un gruppo, di una classe sociale) e gli danno coscienza della propria identità; anche assol.: ... Armi e sostanze t’invadeano ed ...
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baudismo
s. m. Atteggiamento, comportamento, concezione dello spettacolo tipici di Pippo Baudo. ◆ [tit.] Non mi piacciono le Crociate ma basta con i «baudismi» [testo] […] Che può dire un genitore, che [...] l’Oscar». E Oscar, manco a dirlo, è il malcapitato compagno diclasse. (Vittorio Colombo, Adige, 19 marzo 2002, p. 54, Lettere se il re e leader del baudismo ha la coscienzadi avere ribadito la legge entropica della televisione: quella secondo ...
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sottoproletariato
s. m. [comp. di sotto- e proletariato]. – Termine (corrispondente al ted. Lumpenproletariat) usato nella tradizione teorica marxistica e socialista per indicare la parte del proletariato [...] che, vivendo in condizioni di illegalità o di vagabondaggio, è priva di ogni coscienzadiclasse. ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] ciò che è necessario alla partenza. c. Con senso più ampio, sistema organico di leggi che reggono l’universo: l’o. della natura; l’o. del classe, tra gli alunni. Più genericam. (anche con riguardo a persona singola), contegno disciplinato, coscienza ...
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solidarieta
solidarietà s. f. [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité]. – 1. In diritto, modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), [...] loro appartenenza a una società medesima e nella coscienza dei comuni interessi e delle comuni finalità: la s. umana; s. diclasse, degli appartenenti a una stessa classe sociale; s. nazionale, esistente fra gli appartenenti a una stessa nazione ...
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reificazione
reificazióne s. f. [der. del lat. res «cosa», nel sign. 1 sul modello dell’ingl. reification, nel sign. 2 attraverso il fr. réification]. – 1. Processo mentale per cui si converte in qualche [...] attributo di una cosa e come tale è trattato. Il termine si è diffuso attraverso la traduzione francese del ted. Verdinglichung «materializzazione» (usato per es. da G. Lukács in Geschichte und Klassenbewusstsein «Storia e coscienzadiclasse», 1922 ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] carattere oggettivo, ed esistente anche senza che se ne abbia coscienza – tra due o più soggetti individuali o collettivi (vi rientrano r. biologici, diclasse, giuridici, ecc.); r. umani, nel linguaggio com., lo stesso che relazioni sociali, ossia ...
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proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla [...] F. Engels nel 1848. Come agg.: classe p.; coscienza p.; lotta p. contro il capitalismo; un quartiere p., abitato prevalentemente da operai; con varie determinazioni, è anche elemento frequente nella denominazione di partiti o gruppi politici, e anche ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] variano notevolmente, non solo da classe a classe, ma anche da ordine a ordine, da genere a genere di animali (la c. dei pratico d’ogni astuzia; avere la c. di paglia, di chi, non avendo la coscienza tranquilla, si adombra per ogni discorso che ...
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crack
〈kräk〉 s. ingl. [propr. «fenditura, spacco»; nel sign. 2 prob. nel senso di «scricchiolìo», dal crepitare dei cristalli quando bruciano, nei sign. 3 e 4 in quello di (to) crack «vantarsi»], usato [...] e nel cervello e produce effetti rapidi e intensi ma di breve durata, determinando una profonda alterazione dicoscienza, assuefazione e dipendenza). 3. a. Nell’ippica, cavallo diclasse superiore, dall’altissimo rendimento. b. (anche s. f.) estens ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso meno preciso rispetto a quello di Marx...
Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima in clan, sezioni o altri sottogruppi sociali....