cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] gruppo di persone: badare alle c. di casa; sono c. che non ti riguardano] ≈ affare, faccenda, problema, questione. ● Espressioni: CosaNostra ≈ mafia. 7. [ciò che si dice, si pensa o si ascolta: ho sentito c. molto interessanti; non è c. facile a ...
Leggi Tutto
mezzo¹ /'mɛdz:o/ [lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [di cosa, che (per numero, quantità, grandezza, ecc.) è o si considera una delle due parti uguali in cui può essere divisa un'entità: m. dozzina; m. metro; [...] fam., andarci di mezzo → □; fig., andarne di mezzo [riferito a cosa, patire danno: ne va di m. l'onore] ≈ risentirne, b. [il momento centrale nella durata di qualcosa: Nel m. del cammin di nostra vita (Dante); nel bel m. della festa] ≈ metà. c. (non ...
Leggi Tutto
idea /i'dɛa/ s. f. [dal gr. idéa, propr. "aspetto, forma, apparenza"]. - 1. a. (filos.) [rappresentazione mentale di un ente reale o astratto: i. di Dio, dell'universo; i. del bello] ≈ concetto, immagine, [...] dell’infinita nostra piccolezza, a considerarci anzi men che niente nell’Universo, con tutte le nostre belle scoperte e , solo al sing., nel senso di «convincimento riguardo a persona o cosa» (mio padre s’è fatto un cattivo concetto dei miei amici; ...
Leggi Tutto
punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] , una vicenda e sim.: è il p. nevralgico della nostra attività] ≈ centro, ganglio, nodo, snodo; punto (di di riferimento in un'indagine] ≈ ‖ indizio, pista, traccia. 2. [cosa o persona su cui si può contare: per proseguire è necessario un altro p ...
Leggi Tutto
andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] valere. e. [essere gradito, col dativo della persona a cui la cosa piace: questa minestra non mi va] ≈ andare a genio, garbare, sempre eufem. rispetto a morire, uno dei verbi tabù della nostra cultura) sono invece decedere (è deceduto in seguito a un ...
Leggi Tutto
prova /'prɔva/ s. f. [der. di provare]. - 1. a. [il verificare le qualità, le caratteristiche, ecc., di qualcosa, la veridicità di un'informazione, la probabilità di un fatto, ecc.: sottoporre a una p.] [...] ad attacchi violenti, anche fig.: cassaforte a p. di bomba; la nostra è un'amicizia a p. di bomba] ≈ indistruttibile. ↓ resistente, saldo qualità, le funzioni e sim., di una persona, di una cosa, di un sentimento, ecc.: questa è la p. della mia ...
Leggi Tutto
estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] preme dal di fuori» e sim.: noi costruiamo o demoliamo il nostro bene e il nostro male ora per ora, dipende da noi, non da forze e., a ciò che non è strettamente collegato con la sostanza di una cosa o, per lo più, di una questione, di una situazione ...
Leggi Tutto
pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] (ø). ■ v. tr. 1. a. [esaminare con il pensiero: cosa pensi?] ≈ considerare, meditare, ponderare. ↑ rimuginare, (lett.) rivolgere. b dell'attività del pensiero: ho ideato una soluzione alla crisi della nostra impresa (lo stesso es., con p. al posto di ...
Leggi Tutto
lontano [lat. ✻longitanus, der. di longe "lontano, lungi"]. - ■ agg. 1. a. [che si trova a grande distanza nello spazio: recarsi in un posto l.; il paese è l. pochi chilometri] ≈ (lett.) discosto, distante, [...] a tutto quello che abbiamo visto nei giorni passati; la nostra storia sembra lontana secoli) e a distante (assai meno , con il sinon. intens. assente: oggi hai la testa lontana, a che cosa pensi?; ti vedo assente. Più fam., e con uso di avv. più che ...
Leggi Tutto
fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] Rispetto a f., termine e conclusione suonano spesso meno perentori, oltreché più formali: il suo tradimento segnò la f. della nostra storia d’amore; la sua inquietudine aumentava avvicinandosi al termine del suo viaggio che le parve eterno (G. Verga ...
Leggi Tutto
Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...