mestiere
mestière (ant. o pop. tosc. mestièro; ant. mestièri, soprattutto nel sign. 5, e anche mistière, mistièro, mistièri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium «funzione di minister (v. ministro), aiuto; servizio», [...] m. tuo!, non è affar tuo, non è cosa che ti riguardi; non è m. da tutti, è cosa piuttosto difficile a farsi; è il mio m., è ufficio: quando tu [canzone] sarai In parte dove sia la donna nostra, Non le tenere il tuo mestier coverto (Dante), non le ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] s. i portici; passammo con la barca s. il ponte; anche di cosa che viene a contatto con altra o con altre, scendendo o cadendo dall valle s. il castello; abbiamo il lago proprio s. casa nostra; faceva la serenata s. le finestre della sua bella; in ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] ecc., spesso in frasi di tono enfatico: non ho mai visto una cosa simile in v. mia; non credo che abbia mai preso l’aereo futura, la v. eterna; quindi questa v., la v. terrena, la nostra v. (in contrapp. alla v. eterna); il libro della v., nel ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] essere degno di qualcosa: non merita la nostra pietà, la nostra indulgenza; è uno sciagurato, non merita avuto, la sorte che gli è capitata e sim.; e ora che cosa ti meriteresti?, rivolgendosi a chi ha fatto qualche danno o qualche birichinata. d ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] finire di marzo e di settembre) corrispondono più o meno alle nostre 2; se ne conserva tuttavia il ricordo in espressioni pop. come ogni ora più (per esprimere il progressivo avanzare di qualche cosa; cfr. le locuz. analoghe di momento in momento, di ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] vuole. c. Nell’uso com., facoltà di fare o non fare una cosa, di compiere o meno una data azione; quindi, libertà di azione, in mio, in tuo p., sta in nostro p. e sim., dipende dalla mia, dalla tua, dalla nostra volontà: ho fatto tutto ciò che era in ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] usato a volte nel sign. di prevalere in seguito a discussione e votazione: la maggioranza vince; spesso con soggetto di cosa: ha vinto la nostra proposta; come spesso accade vinse il partito peggiore. c. Forzare, indurre qualcuno a fare qualche ...
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importanza
(ant. importànzia) s. f. [der. di importare1]. – 1. a. Propriam., il fatto d’importare a qualcuno, di stargli a cuore, di costituire per lui oggetto di grande o notevole interesse: non conviene [...] all’importanzia nostra ... Che punto vi fermiate a quella giostra (Ariosto). Nell’uso com., qualità intrinseca per cui una cosa, in sé o negli effetti che ne possono seguire, ha qualche rilievo e merita considerazione: una questione d’i., importante; ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] , e gli avv. qualora e qualvolta. 6. fam. Per la quale, espressione invar., riferita con valore attributivo a cosa o persona che incontra la nostra approvazione: un pranzetto proprio per la quale; anche in frasi negative: una persona non tanto per la ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] questa oscura valle, Ove piangiamo il nostro e l’altrui torto (Petrarca), la colpa nostra e quella di Adamo; fare, faccia t., frase che un negoziante può rivolgere a un suo cliente; è una cosa che gli fa t., che fa t. al suo ingegno, alla sua abilità ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...