intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] talora in comune con sentire anche il sign. di «avere sentimento di qualche cosa, avvertire» e sim.: e via per l’ossa Correr m’intesi e per chi non si mostra pronto o disposto a ubbidire a un nostro ordine, o sim. In qualche caso ha piuttosto il ...
Leggi Tutto
stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] il volere qui appresso di me dimorare o volerti con ogni cosa che donata t’ho in Acaia tornare (Boccaccio); se 10. Costare (sign. che già il verbo aveva in latino, e che nella nostra lingua non è più com. se non in alcune frasi): a quanto sta ora ...
Leggi Tutto
fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] è tutt’un lavorare (quando ci si rassegna a fare, costretti, qualche cosa all’inverso di prima); chi fa da sé fa per tre; chi possibile, l’immaginabile, l’impossibile, fare ciò ch’è in nostro potere per uno scopo: fece di tutto per evitare l’arresto ...
Leggi Tutto
tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] ); si tiene molto della sua dottrina. Più com., tenerci a qualche cosa, considerarla con affetto premuroso o con ambizione: restituiscimi il libro: è azioni: il dollaro tiene; le azioni della nostra azienda industriale tengono; nello sport, di un ...
Leggi Tutto
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] altrui che offende in qualche modo la nostra suscettibilità o urta contro i nostri interessi: lui vuole stare in poltrona molto comune neppure (o nemmeno, neanche) per i., a proposito di cosa a cui non si pensa affatto o a cui non si deve neppure ...
Leggi Tutto
vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] . b. Dare a vedere, dare a intendere, far parere una cosa diversa da quello che è: dato a v. al padre ... che vedere, essere spettatore: Stiamo, Amor, a veder la gloria nostra (Petrarca); più spesso, aspettare, attendere l’esito di qualcosa ...
Leggi Tutto
brevimirante agg. (lett.) Di persona dalla visione limitata, incapace cioè di prevedere con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e di provvedervi in tempo. | Detto anche di chi mira soltanto [...] termine. È una visione che oggi manca drammaticamente alla nostra politica, che è brevimirante per ottenere dei vantaggi (elettorali senza alzare lo sguardo verso l’orizzonte. (Piero Angela, A cosa serve la politica, p. 36, Mondadori, 2011) • La ...
Leggi Tutto
rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] prima o poi la cattiva azione compiuta. d. letter. Dare qualche cosa dovuta in seguito a una promessa o a un voto: O natura, odori: Diverse voci fanno dolci note; Così diversi scanni in nostra vita Rendon dolce armonia tra queste rote (Dante); Sì che ...
Leggi Tutto
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] importanza fondamentale: in p. luogo dobbiamo provvedere alla nostra sicurezza, poi, se possibile, penseremo al resto o di cose, il p., la p. che càpita, uno, una, una cosa qualsiasi; spesso seguito da un part. pass.: il p. arrivato, il concorrente ...
Leggi Tutto
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] . Vivere: Coppo di Borghese Domenichi, il quale fu nella nostra città (Boccaccio); Ei fu (Manzoni); anche nel linguaggio com stato, ecc.; con la particella ci o ne: che c’è?, che cosa succede?; chissà che ne è stato di lui. Per indicare in genere l’ ...
Leggi Tutto
Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...